Cagliari-Napoli, Gattuso: “Allan non si è allenato come volevo, io avvertii tutti”

Gennaro Gattuso in conferenza stampa ha parlato tra le varie cosedel motivo dell’esclusione di Allan e del mancato utilizzo di Lozano

Il tecnico del Napoli Rino Gattuso
Gennaro Gattuso Getty Images

Domani alle ore 18.00 ci sarà il fischio d’inizio di Cagliari-Napoli, gara valida per la 24° giornata di Serie A TIM. Come di consueto, il tecnico azzurro Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match. Dopo aver detto che Milik, Lozano, Allan e Koulibaly non saranno convocati, ha poi spiegato la motivazione dell’esclusione di Allan: “Non si è  allenato come voglio io e se ne sta a casa. Domani è un altro giorno, senza rancore, quando torneremo dalla trasferta se si allenerà come dico io verrà convocato altrimenti no e resterà di nuovo a casa. Lo dissi: quando si chiuderà il mercato bisognerà pensare al Napoli 24 ore al giorno. Io non posso gestire un giocatore (Allan, ndr), ma una squadra e non possono non essere coerente! Bisogna pedalare”.

Sulle recenti esclusioni di Lozano: “Ho giocatori forti davanti, decido partita per partita. Io credo che sto dando poco spazio a Lozano, è vero, ma nessuno parla di Llorente che è un grande professionista, sempre a disposizione, meriterebbe molto di più ma parlate solo di Lozano perché è costato 50mln. Io le cose non le faccio per antipatia, ma per scelte funzionali al gioco ed ho il dovere di far esprimere tutti al massimo, poi vengo massacrato ma lo faccio in buona fede. In Messico mi stanno massacrando, mi hanno dichiarato guerra, pazienza, non ci andrò più, ma devo pensare al bene della squadra, mi dispiace per Lozano ma per tutti perchè sono giocatori fortissimi, ma davanti abbiamo tanta qualità”.

Su Elmas e Demme: “Non mi ha sorpreso. Mi ha sorpreso la tecnica, come tratta il pallone, la forza no perché si era vista subito. Regala ancora qualcosa, ma è uno molto forte, 21 anni, ha la testa da calciatore, ha voglia, ascolta, è un po’ permaloso, ma l’importante è che tiene su la testa quando sbaglia. Demme in questo momento fa tanti km, ci dà equilibrio senza palla, è importantissimo per noi, ma mi aspetto tanto anche da Lobotka e dobbiamo dargli più minutaggio”.

Sulla bipolarità che sta mostrando questo Napoli: “Non lo so, la squadra è forte, fa tutto a mille all’ora, non mi danno modo di farmi sbroccare negli allenamenti, poi rimango anche io sorpreso. Mi sveglio con gli incubi perché a volte manca una spiegazione. Non dobbiamo pensare di essere più forti di Lecce o Cagliari, ogni gara ha la sua storia, non dobbiamo stare lì con la sensazione negli ultimi 20 metri di prendere gol, stiamo lì come a Milano e non è successo niente se ti aiuti e fai le cose bene. C’è tanto lavoro, si dorme poco, guardiamo le partite ed anche noi facciamo fatica a spiegarci perché ci manca continuità. Dobbiamo interpretare le gare in un certo modo, senza dimenticare che dobbiamo mettere in campo quello che facciamo, non ognuno a modo suo. A me piacerebbe una pressione ultra-offensivo, la gamba per coprire tutto il campo, fare gare a campo aperto e giocarsela con la consapevolezza che non si rischia nulla, la strada che dobbiamo percorrere è questa perché l’altra non ci porta da nessuna parte”.

Sui recenti ballottaggi in difesa: “Diedi tre giorni a Manolas (per la nascita del figlio, ndr), ha perso due giorni d’allenamento, ma quando la squadra si allena sempre al massimo e uno non si allena poi non è facile fare delle scelte. La squadra funzionava, Koulibaly e Maksimovic si allenavano bene, ma so anche io che ho fatto degli errori, ma non volevo perdere credibilità di fronte alla squadra. Poi ci sta la difficoltà quando sei fermo da tempo, ma bisogna dargli minutaggio altrimenti poi è difficile”. 

Cagliari-Napoli, Gattuso: “Il gioco del Cagliari può crearci molto fastidio, ma voglio la prestazione”

Ovviamente, Gennaro Gattuso ha proseguito parlando della gara contro il Cagliari: “ll loro gioco ci dà fastidio, la buttano lì, poi crossano e hanno 3-4 giocatori in area, quando la perdono poi vengono subito forte, è tipo come con la Sampdoria, palleggiano meno del Lecce, lo stadio è difficile, la palla non esce mai e servirà una gara attenta di testa. Noi dobbiamo pensare a noi, che sarà una partita non difficile, ma di più, contro una squadra che ci può mettere in difficoltà. Dobbiamo dare continuità a quanto fatto a Milano, voglio vedere la prestazione, come teniamo il campo, come siamo disposti alla sofferenza”.

Le difese di Gattuso sono storicamente forti, ma quest’anno i gol subiti sono già tanti: “Anche l’anno scorso facemmo tante gare senza subire gol. Nel calcio ci sono due fasi, possiamo discutere della pressione, l’errore mio più grande quando sono arrivato è di provare subito una pressione ultra-offensiva ma la squadra non sopportava questa situazione e ci siamo messi più dietro. Oggi dobbiamo essere compatti, dare modo alla difesa di salire, poi quando abbiamo palla c’è qualità, ma senza palla spesso ci allunghiamo e col Lecce perdevamo la prima palla, non la seconda”.

 

 

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