Bruscolotti, la pesantissima vicenda dal passato: un dramma che ha lasciato il segno

L’ex capitano del Napoli Giuseppe Bruscolotti ha vissuto una situazione molto complicata. Svelati i dettagli del dramma.

L’ex difensore azzurro si è ritrovato in un contesto molto difficile. È stato vittima di un usuraio e il retroscena è paradossale.

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Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli (credit: ANSA)

Giuseppe Bruscolotti è un monumento della storia del Napoli. L’ex difensore ha dedicato tutta la sua carriera agli azzurri, con cui ha anche vinto il primo storico scudetto della società da capitano.
Dopo il ritiro ha aperto un ristorante, che però ha dovuto chiudere nel 2014 per alcune difficoltà nella gestione del locale. Poco dopo ha deciso di aprire una nuova attività, cambiando totalmente genere: si tratta, infatti, di un centro scommesse nella zona dello Stadio Maradona. Durante il lockdown del 2020 ha anche partecipato attivamente ad una protesta per la chiusura di tutti i centri scommesse.
Recentemente è emerso un retroscena oscuro: ecco il dramma vissuto a causa di un prestito a usura.

Bruscolotti vittima di un clan: retroscena paradossale sull’usuraio

Giuseppe Bruscolotti è stato fra le vittime del clan Baratto-Volpe. Le indagini hanno portato ad un blitz dei carabinieri che sono riusciti ad arrestare undici persone. Figura cruciale nella vicenda è il pentito Genny Carra, che ha raccontato anche un retroscena sull’ex difensore del Napoli ed Antonio Volpe, uno delle figure di rilievo del clan ucciso un anno fa circa.

Carra ha raccontato di aver visto Bruscolotti mentre ha consegnato una busta a Volpe: all’interno c’erano circa 5mila euro. Il testimone ha aggiunto di aver chiesto informazioni: “Volpe mi disse che aveva prestato €140 mila a Bruscolotti e questi restituiva €5 mila al mese”. Inoltre, ha scoperto anche che il tasso di interesse sarebbe stato del 20%, una percentuale ritenuta “benevola“: “Lo aveva fatto perché si trattava del capitano del Napoli”.

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Giuseppe Bruscolotti (credit: ANSA)

Dalle indagini sono emerse anche alcune intercettazioni telefoniche. Una di questa risale al 6 maggio del 2020 in piena pandemia: in questa conversazione, Bruscolotti ha chiesto al figlio di Volpe di rimandare il pagamento mensile a causa delle difficoltà economiche.
L’ex capitano del Napoli, durante questo dialogo, si sarebbe lamentato del comportamento delle banche a avrebbe chiesto di parlare direttamente con Volpe per spiegare la situazione.

I due poi sarebbero entrati in contatto e Bruscolotti avrebbe detto: “Vedi tu Ciccio, purtroppo la realtà questa è”. Al che, Volpe avrebbe risposto: “Statevi bene, buongiorno e forza Napoli!”.

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