Non è la Juventus, ma un’altra big: ecco tutti i dettagli
Conte ha altri due anni e mezzo di contratto col Napoli, ma le vie del mercato sono infinite. È una frase fatta che, però, col tecnico leccese è la morte sua, visto che nella sua carriera da allenatore è rimasto per tre anni sulla stessa panchina soltanto una volta: alla Juventus.
Dovesse vincere un altro Scudetto col Napoli, peraltro nell’anno del centenario del club azzurro, ecco che Conte potrebbe davvero riprendere in seria considerazione l’ipotesi addio. Non è da escludere che per lui possa muoversi di nuovo la Juventus, la squadra del suo cuore e dove vorrebbe tornare da diversi anni. Alla fine della passata annata non ci furono le condizioni, al termine di questa chissà…
Conte potrebbe essere un nome, anzi il nome della Federazione qualora – tocchiamo ferro – dovesse essere fallita nuovamente la qualificazione al Mondiale. Sarebbe la terza consecutiva, un dramma sportivo superabile, forse, solo con un elettroshock contiano. ll salentino ha fatto non bene, ma benissimo sulla panchina della Nazionale: con una squadra modesta, nel 2016, per poco non eliminava la Germania poi campione. Conte diede un’anima e un’identità, come ovunque è andato.
Conte e la tenzione irresistibile chiamata Manchester United
È noto, però, come Conte ambisca anche a un ritorno in Premier League, dove ha vinto col Chelsea ancora di Abramovich e fatto bene, al di là dell’esonero, con un Tottenham lontanissimo dalle grandi in termini di qualità della rosa: da subentrato, portò la squadra subito in Champions.
Juventus a parte, che era, è e resterà sempre il suo sogno massimo, c’è un’altra big che Conte voleva e probabilmente vorrebbe ancora allenare: parliamo del Manchester United, che anche quest’anno ha iniziato malissimo la stagione. Amorim è un giorno sì e l’altro pure a rischio esonero, il destino del portoghese appare insomma già bello che segnato.
Il problema numero uno dei ‘Red Devils’ è comunque un altro, ovvero una società disorganizzata e incapace di operare sul mercato con pragmatismo e lungimiranza. Proprio per questo, uno come Conte sarebbe l’uomo giusto, l’uomo della provvidenza. Insomma, l’allenatore giusto nel momento giusto, in quello della ‘costruzione’ che tanto piace al salentino. Per lui, lo United sarebbe una ‘tentazione’ forse irresistibile.