@NCL – Scarlato: “Napoli-Cittadella giornata memorabile, non mi aspettavo questa crescita. Hamsik non è un trascinatore”

Gennaro Scarlato ©Getty Images
Gennaro Scarlato ©Getty Images

Il 26 settembre non è una data comune per i tifosi del Napoli. Per chi ama questa società rappresenta la rinascita di una squadra importante, la più gloriosa del Mezzogiorno, disastrata da debiti e fallita nell’estate del 2004. Aurelio De Laurentiis la prese dalle ceneri e si pose l’obiettivo di riportarla nel calcio che conta. Napoli-Cittadella di dieci anni fa fu la prima gara ufficiale dell’era De Laurentiis. Di fronte a 50mila spettatori, il Napoli Soccer di Giampiero Ventura, costruito in fretta e furia dal D.G. Marino, impattò 3 a 3. A distanza di dieci anni, NapoliCalcioLive.com ha contattato Gennaro Scarlato, primo capitano del nuovo Napoli.

 

26 settembre 2004, al San Paolo si gioca Napoli-Cittadella. Che ricordo ha di quella giornata?

Quella fu una giornata memorabile. Il nuovo Napoli tornò allo stadio San Paolo che per l’occasione era strapieno, con circa 50mila tifosi al seguito. Dei tifosi partenopei ho un ricordo molto buono, non mi hanno mai fatto mancare niente.

All’epoca immaginava che De Laurentiis avrebbe portato il Napoli in Serie A e Champions in meno di dieci anni?

A dire il vero, forse non me lo aspettavo tutto ciò. I buoni auspici c’erano, però vedendo come eravamo partiti, quando mancavano palloni e maglie, non ci aspettavamo che potesse tornare in così breve tempo nel calcio che conta.

Quale partita di quella stagione ricorda con maggior piacere?

Di quella stagione ricordo senza dubbio la gara interna con il Foggia (Napoli-Foggia 3 a 2, ndr). Vincemmo al 93′ con un gol mio. A pochi minuti dalla fine eravamo sotto 2 a 1, poi ci fu il gol di Pià e il mio. Credo che quella partita non la ricordo con piacere soltato io, ma un po’ tutti i calciatori che giocavano in quel Napoli.

A fine stagione arrivò la delusione play-off contro l’Avellino…

Purtroppo quell’anno non riuscimmo a salire in Serie B, ma visti i tanti problemi che avemmo si può dire che facemmo ugualmente un buon lavoro.

Sono giuste le tante critiche che stanno arrivando al presidente? Il Napoli riuscirà a superare la crisi?

In questo momento ci sono molte polemiche perchè i napoletani vogliono sempre di più ogni anno. Forse tutti si aspettavano che il Napoli potesse lottare per lo scudetto e vedendo i risultati iniziali i tifosi ci rimangono male. 

Benitez ha sbagliato qualcosa? Merita ancora fiducia?

Non so cosa non stia andando bene. Quando si perde, così come quando si vince, i meriti vanno sempre divisi, le colpe sono sempre di tutti. Gli allenatori, purtroppo, sono sempre legati ai risultati e sono i primi a pagarne la mancanza. E’ la regola del calcio questa. Io spero che il Napoli possa riprendersi al più presto da questo brutto periodo.

Lei è stato il primo capitano del nuovo Napoli. Hamsik ha la giusta personalità per essere capitano di questa squadra?

Hamsik sta trovando molte difficoltà e in questo momento non riesce a fare il bene del gruppo. Caratterialmente non mi sembra adatto a trascinare il gruppo fuori da questa crisi. Detto ciò, dovrei conoscerlo meglio per poterlo ritenere adatto o meno a essere capitano.

Le sta piacendo il nuovo acquisto Koulibaly? Cosa non va nella fase difensiva del Napoli?

E’ un calciatore ancora un po’ acerbo, attualmente poco sorretto dai compagni, ma mi sta piacendo. Koulibaly, attualmente, è l’unico che si salva nella difesa azzurra. Purtroppo Albiol sta avendo delle difficoltà mentre l’anno scorso ha giocato molto bene trascinando l’intero reparto.

Cosa manca al Napoli per raggiungere Juve e Roma?

Credo che manchino un paio di giocatori. Inoltre penso che serva una difesa più attenta, numericamente buona e atleticamente al meglio.

 

di Mario D’Amiano (Twitter: @mariodamiano93)

 

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