CONSIGLI PER GLI ACQUISTI – Martin Montoya, l’erede di Dani Alves

E’ da un anno che gli azzurri tentano di portarlo in Serie A e ne sono trascorsi tre da quando lui ha cercato di togliere il posto a Dani Alves. Protagonista del discorso è Martin Montoya. Il terzino del Barcellona deve fare i conti da quando è in prima squadra con l’ingombrante presenza del fuoriclasse brasiliano, che nonostante l’età avanzi non accenna a perdere colpi. Resta lui il titolare indiscusso della formazione blaugrana e ciò impedisce allo spagnolo di crescere quanto vorrebbe. Il poco minutaggio concessogli ed i continui dentro fuori lo hanno fatto tentennare lo scorso anno circa la possibilità di lasciare il club mentre questa volta sembrano non esserci insicurezze: il giocatore sarebbe ad un passo dall’addio definitivo al Barcellona ed il più concreto futuro sembra proprio il Napoli.

CARATTERISTICHE – Concorrente ma anche molto simile ad Alves, Montoya è un terzino destro molto rapido e capace di percorrere a grandi velocità tutta la fascia di sua competenza. Essendo nato calcisticamente nella cantera del Barcellona, tende spesso ad inserirsi alle spalle dei difensori, in perfetto stile blaugrana, ed optare poi per il cross o la conclusione. Tecnicamente è molto dotato e gli piace dare avvio alla manovra di gioco, dilettandosi nei passaggi. Il giocatore ama spesso cimentarsi nell’uno contro uno e nel possesso palla, pur mantenendo sempre una precisa idea e disciplina di gioco che lo rendono anche un ottimo marcatore. Un calciatore tatticamente intelligente perfetto per una difesa a quattro.

BIOGRAFIA – Nato a Gavà in Spagna nel 1991, ad otto anni Montoya ha il privilegio (meritatissimo) di entrare  a far parte della cantera per eccellenza, ossia quella del Barcellona. Il club blaugrana è stato fino ad oggi praticamente il solo della sua carriera. Il suo padre calcistico può essere considerato Luis Henrique, che lo ha allenato nella trafila giovanile dal 2009 al 2011. Proprio quest’ultimo è l’anno del suo debutto con la prima squadra, anche se il passaggio definitivo avverrà l’anno seguente sotto la guida del maestro Tito Vilanova fino praticamente ad oggi. Se nel periodo delle giovanili la sua presenza in campo era indiscutibile, questa consuetudine è venuta meno con il passaggio in prima squadra. Tuttavia il suo talento lo ha reso membro fisso della Nazionale Under-21, in attesa di una chiamata nella Roja maggiore. Magari come con Callejon, potrebbe funzionare l’amuleto Benitez!

 

di Sabrina Uccello (@SabriUccello)

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