La Lazio alza le barricate con Marchetti, Lavezzi spreca. Finisce 0-0 al San Paolo

 

 

di Manuel Parlato

Difficile trovare l’approdo contro una squadra che alza le barricate e che per di più è anche in emergenza. Morale della favola e della gara, alla Lazio riesce di imbrigliare perfettamente il Napoli. Finisce 0-0, con emozioni e soprattutto nessun gol. Marchetti, il portiere della Lazio è l’indiscusso testimonial della barricata biancoceleste issata ad arte non solo nel gioco, ma soprattutto nelle parate del numero uno capace di esaltarsi come ai bei tempi di Cagliari e della Nazionale. Già perchè il Napoli la sua partita l’ha giocata nella ripresa in cui le occasione per passare ci sono state eccome, soprattutto con il Pocho Lavezzi a cui è mancato un pizzico di fortuna.

La Lazio è incerottata, mancano Biava, Dias e il fulcro dell’attacco Miroslav Klose. Per Reja il ritorno al San Paolo è sempre un’emozione dopo essere stato l’uomo della Rinascita azzurra conquistando due promozioni. L’allenatore friulano se la gioca da vecchio marpione della panchina, senza rischiare, controllando la gara, difendendo, lottando su ogni pallone e provando a ripartire come una tra le più classiche squadre all’italiana. Calcio antico si potrà dire, ma al “Vecio” Reja va bene così. Mazzarri, invece, può giocarsi la gara con i suoi Titolarissimi, gli stessi che scenderanno contro il Manchester City il dentro o fuori nella Champions League.

Il primo tempo è roba da sbadigliare per quasi tutto il primo tempo, perché le due squadre non tirano quasi mai in porta. Della serie, vi portiamo i sonniferi. Le barricate, quelle vere, le alza la Lazio che controlla, agisce di rimessa e si difende anche a sei. Il Napoli ha difficoltà a far girare palla, non tira quasi mai nello specchio della porta. Le azioni pericolose non arrivano mai. Inler ci prova da fuori senza fortuna, Hamsik non crea superiorità numerica, Cavani ha pochi palloni giocabili, Lavezzi è evanescente. La testa sembra già alla gara contro il Manchester? Forse, chissà, sembra poprio di si. Ma il messaggio che arriva dall’inizio della ripresa è diverso visto che si apre con i fuochi pirotecnici innescati da Lavezzi. Uno show il suo, tre tiri in uno solo giro di lancette. La terza occasione il Pocho se la divora clamorosamente ed in mezza rovesciata, da distanza ravvicinata spara alle stelle e non inquadra la porta.

Sempre lui il Pocho conquista una punizione, la tira Dzemaili che dà solo l’effetto del gol. Reja si copre ancora di più togliendo dal campo Hernanes e gettando l’ex Matuzalem. Anche Mazzarri corre ai rimedi convocando Gargano per Dzemaili per dare maggiore velocità alle ripartenze azzurre. Sempre Mazzarri prova poi alla mezz’ora la carta Pandev e subito dopo Marchetti di istinto salva la porta su incornata di Cavani che poco dopo segna pure su assist di Maggio ma in sospetta posizione di fuorigioco. A quattro dalla fine il Matador ci riprova ancora su incornata ed ancora Marchetti si salva in angolo. Lavezzi prova di rapina a fregare Marchetti che non cade nella trappola. Anche l’ultima sfida personale tra il Pocho e Marchetti finisce con una parata miracolosa del portiere laziale che si allunga in maniera provvidenziale e salva ancora proprio all’ultimo respiro.

Direttore Napolicalciolive.com

 

 

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