Pisacane l’eroe silenzioso: “Io come Farina, ma mi ignorano”

 

di Antonio Papa

 

Fabio Pisacane non è Simone Farina. Stesso gesto, reazioni diverse da parte delle istituzioni. Il difensore del Gubbio è stato incensato da tutti ed invitato ovunque come esempio, quello della Ternana (che ha denunciato un tentativo di corruzione molto prima di Farina) viene ignorato sia dalla FIGC che da Prandelli. Alla ‘Gazzetta dello Sport’ lo sfogo di Pisacane:  “Mi dispiace perché sono stati usati due pesi e due misure: senza nulla togliere a Farina, perché si parla di lui e non di me, che l’ho fatto per primo?”. Una domanda che nei pensieri di Fabio ha anche una teoria per niente simpatica: “Ho provato a darmi una spiegazione, ma spero non sia quella giusta: ho pensato che risaltare il gesto di un ragazzo dei quartieri Spagnoli di Napoli non sarebbe stato facile; la mia città viene sbattuta in prima pagina solo quando c’è da parlare dei camorristi o dei rapinatori di rolex”. Ma nessuna richiesta, niente recriminazioni. Il suo gesto non è stato eroico, Pisacane ci tiene a sottolinearlo. “Io ho fatto una cosa normalissima, un atto doveroso che non merita premi o riconoscimenti: ma in un contesto dove si elogiano certi atteggiamenti, sarebbe stato giusto farlo a trecentosessanta gradi”.

NIENTE NAZIONALE – Niente premi nè riconoscimenti, ma al coraggioso difensore 25enne non importa poi tanto: “Da questa storia esco fortificato, alla fine dei premi o della pubblicità non mi frega niente. Mi interessa poter camminare a testa alta e poter mettere la testa sul cuscino la sera. Quando successe tutto mi sono sentito solo: di me non è stato detto nulla, non mi sono sentito veramente protetto. Non l’ho vissuta bene: le notizie non erano ancora uscite nella loro completezza e c’era già chi dubitava di me. Solo Tommasi mi ha cercato via mail, poi è arrivato l’invito al galà dell’Aic. Madalla Federcalcio nessuno, e pensare che poteva essere un vanto per tutta la Lega Pro“. Anche Prandelli l’ha ignorato, nonostante gli attestati di stima dei suoi fans. Ma se lo chiamasse? “Gli direi grazie, lo stimo tantissimo. Ma un giro di campo con la Nazionale non mi cambierebbe la vita. Non è il mio chiodo fisso, non so neanche se ci andrei: dipenderebbe dal giorno, io penso più che altro ad allenarmi”. Per celebrare il gesto di Pisacane è stato creato anche un gruppo Facebook, CHE SI PUO’ RAGGIUNGERE A QUESTO LINK. Ecco intanto un video creato quest’estate dal movimento V.A.N.T.O., dopo lo scandalo Calcioscommesse che aiuta a ricordare l’accaduto.

 

 

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