Come era prevedibile non sono servite a molto le spiegazioni di Morgan De Sanctis: il video che lo inchioda mentre non esulta dopo il gol del Napoli non poteva non insospettire gli organi di controllo, che si sono immediatamente attivati per indagare su questo strano evento. Niente di particolarmente incriminante per Morgan, che al momento non rischia niente, probabilmente solo un atto dovuto da parte della Procura di Napoli, che secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’ ha acquisito le immagini in questione per approfondire la vicenda. Alla fine, esaminando bene il video ed ascoltando la deposizione del portiere azzurro, finirà tutto in una bolla di sapone. In effetti, a riguardarlo ancora, sembra sempre meno plausibile la tesi del De Sanctis ‘scommettitore’. Siamo sicuri che anche la Procura, che ha molta più esperienza di noi in indagini del genere, la penserà allo stesso modo.
Intanto, dal sito ufficiale di Cristiano Blanco, il giornalista responsabile di questo polverone, si registra un netto dietrofront, con parole di scuse proprie del bambino che ha fatto la marachella e ha creato un danno inatteso. Dichiarazione che riportiamo integralmente: “Si è creato un polverone, che sinceramente non capisco. Io ho fatto delle domande, credo legittime, De Sanctis ha risposto. Il mio unico obiettivo era cercare di capire. Credo a Morgan De Sanctis ed alla sua motivazione, quindi io ritengo la questione finita. Per questo ho cancellato il video. So bene che comunque il video rimarrà in rete perché qualcuno ha fatto delle copie. Lo faccio in maniera simbolica per far capire che il mio non era un attacco al Napoli, nè a De Sanctis. Volevo semplicemente fare chiarezza su an accadimento particolare. Mi stupisco molto del risalto dato alla questione, visto che il filmato era andato in onda già altre volte, io ho aggiunto solo delle domande, che, ripeto erano legittime. Ottenute le risposte, la questione finisce qui. Non voglio gettare fango su nessuno, voglio solo capire. Per questo simbolicamente cancello il video. Credo che il fatto che ci abbia messo la faccia, renda l’idea sulla mia buona fede e sulla mia semplice voglia di capire che cosa era successo”. Un atteggiamento che si riassume perfettamente in un famoso detto nostrano: lancia la pietra, nasconde la mano. Complimenti!
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