Juventus-Napoli dall’800′ ad oggi: una storia senza fine e senza tempo

 

di Salvatore De Curtis

 

Juventus-Napoli non è una partita, è la partita. Quella che per antonomasia è considerata la regina di tutte le partite per i tifosi napoletani.

 

UNA RIVALITA’ STORICO-POLITICA – Una sfida infinita, che in passato ha assunto anche significati storico-politici. Ritorniamo indietro di qualche anno, più precisamente nella prima metà del XIX secolo, quando nel Meridione italiano regnava il florido Regno delle Due Sicilie, guidato dai Borboni. Da un punto di vista storico la Juventus viene vista come simbolo di quel Piemonte invasore e detrattore di tutte le fortune di un Sud ricco e splendente. Non a caso i tifosi juventini spesso sono soprannominati anche sabaudi per indicarne l’appartenenza all’antica casta dei Savoia, famiglia dominante nel Settentrione italiano dell’epoca. Un’eterna rivalità fatta di storia e di politica, anche se l’argomento è molto discutibile per certi versi, che ha avuto il suo epilogo nel mondo dello sport.

 

SIVORI E ALTAFINI, LE PAGINE PIU’ ANTICHE – Gli inizi degli attriti sportivi sono riconducibili agli anni 60′-70′, quando ci fu l’incredibile scambio di maglie di Sivori e Altafini. Il primo nel 1965 lasciò la casacca juventina per indossare quella azzurra per formare proprio con Altafini una straordinaria coppia-gol tutta sudamericana. Il secondo nel 1972 cedette alle lusinghe della società bianconera insieme al portiere Dino Zoff: a Torino vinse uno scudetto. Un episodio che i tifosi napoletani memori di quegli anni ricorderanno bene è quando Josè, entrando a pochi minuti dalla fine in un Juventus-Napoli del campionato 1974-75, segnò il gol del definitivo 2-1 che permise ai bianconeri (primi in classifica) di staccare il Napoli che si trovava secondo ad un punto dalla capolista. Un gol che scatenò la polemica dei tifosi azzurri, i quali pochi giorni dopo il match scrissero sul cancello d’ingresso del San Paolo ‘José core ‘ngrato’, ricordando i trascorsi napoletani dell’attaccante brasiliano.

 

LE GLORIOSE SFIDE DEGLI ANNI 80′ – Quelle di Sivori e Altafini sono le pagine calcistiche più ingiallite della storia dell’eterna sfida. Meno antiche, anche se risalenti agli anni 80′, sono le storie scritte dalla sfida tra Maradona e Platini, che diedero vita a delle gare memorabili. Indimenticabile la punizione magistrale in area di rigore del ‘Pibe de Oro’ che, con una barriera distante appena 5 metri, riuscì a mandare comunque la palla in rete in un Napoli-Juventus del 1985. Altre sfide leggendarie sono state scritte in quel periodo fatto di fasti e gioie, in cui nessun sogno sembrava più irrealizzabile. Con un certo Maradona in squadra tutto diventò possibile, anche battere l’invincibile Juventus di Platini, vera e propria potenza calcistica di quel periodo. Dopo l’era maradoniana per il Napoli è iniziato il periodo, un periodo fatto di inferno e purgatorio.

 

LE LUCI SI RIACCENDONO NEL NUOVO MILLENNIO – Poi la risalita nel paradiso, per usare un termine dantesco, che ha permesso alle due squadre di ritornare a regalare le emozioni di quelle avvincenti sfide. Non si tratta più di storia antica, ma di storie recenti che hanno ricominciato a ridare gioie al popolo azzurr0. Tante vittorie indelebili, come quel 2-3 (ottobre 2009, ndr) in in rimonta dopo essere andati sotto di due reti; fino ad arrivare al 3-0 dello scorso anno, griffato da una tripletta di Cavani. La storia continua, e l’obiettivo è continuare la tradizione dell’era De Laurentiis, che potrebbe permettere al Napoli di sfatare un tabù mai sfatato da nessuno in questa stagione: riuscire a battere la Juventus. Dall’inizio del campionato la squadra di Conte non ha ancora perso una partita, e forse non c’è squadra più adatta del Napoli per eliminare lo zero dalla casella delle sconfitte bianconere. Di certo, al di là del risultato, la storia va avanti, e insieme alla storia andrà avanti anche la rivalità tra Napoli e Juve, che dopo il match di domenica, si daranno appuntamento per un altro impegno ancora più importante, la finale di Coppa Italia del 20 maggio. Ma di questo riparleremo successivamente, per regalare alle generazioni future altre pagine di questa storia infinita.

 

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