VIDEO – Anche un po’ di Napoli in campo con Messi & Friends. E domani si replica a Miami

 

A favore dei niños colombiani. Ma non solo. Messi&Friends contro Resto del Mondo, l’amichevole organizzata dalla “Pulce” a Bogotà, ha fatto beneficenza pure al calcio. Perché i campioni scesi in campo hanno regalato quell’allegria che troppo spesso il calcio non sa dare. O forse non può dare. Invece, quei dodici gol (sei per parte, è ovvio) e quelle giocate libere da assilli e marcature, hanno trasformato la Batalla de las Estrellas nel trionfo del sogno del pallone sul cinismo del misero calcolo; nel successo della genialità sulla speculazione del risultato padrone del sistema. Bellezza ed allegria, insomma, a Bogotà, per i ventimila e passa spettatori, i quali, divertendosi, assieme ai calciatori hanno regalato un sorriso a chi da quelle parti per sorridere ha pochi motivi.

ASSI DEL NAPOLI- E c’era pure il Napoli in campo nella notte colombiana. Che (per ora) non è stata quella “tre tenori” solo perché all’ultimo momento Cavani non s’è presentato. C’erano, però, PochoLavezzi, ai quali i napoletani penseranno per chissà quanto tempo ancora con un velo di tristezza, e poi Marek Hamsik e WalterGarganoLavezzi e Gargano tra i Friends di Leo Messi, Marek, invece tra i “cari nemici”, quelli del Resto del Mondo. Due tenori e mezzo, insomma. E non solo. Col numero 5 sulle spalle, nel Resto del Mondo, infatti, ha giocato Fabio Cannavaro, ingaggiato dal Siliguri (uno dei team della Premier d’India) per 830mila dollari all’asta di Calcutta. Trentanove anni, Fabio. E in certi momenti si son visti tutti. Soprattutto quando, un paio di volte, ha provato con risultato incerto a frenare l’estro di Leo Messi, protagonista della notte assieme al Pocho, aHamsik e a Radamel Falcao Garzia, il colombiano dell’Atletico Madrid. Che giocate, quelle di Lavezzi, in gol col destro ad incrociare. E che assist a Messi e a Osvaldo. Tocchi morbidi e precisi. Colpi sotto. Mezze acrobazie. Il calcio felice d’un Lavezzi che ora si godranno quelli del PSG. Ma anche Hamsik s’è fatto apprezzare. E pure lui ha segnato con una delle sue giocate preferite: scambio in velocità e poi, dal limite, un sinistro basso, preciso, pulito sul palo più lontano. Roba che la gente dello stadio Nemesio, più domesticamente detto “El Campin”, ha sottolineato con un lungo applauso.

ECCO IL MOTA- E Gargano? Lui non ha segnato, però, in un certo senso in un gol il piede ce l’ha messo. Involontaria, infelice, leggera ma forse determinante, infatti, la sua deviazione su un tiro di Rodriguez finito nella porta degli Amici di Leo Messi. Ma questo non conta. Ha contato, invece, il suo passo rapido e veloce in mezzo al campo. Che per il Napoli è un buon segno. Ma non finisce qui. Perché quel che non è accaduto a Bogotà accadrà domani sul prato del Sun Life di Miami, dove si trasferisce Messi col suo show di beneficenza. Domani, infatti, in arrivo dal Messico, ci sarà pure Cavani. Ancora insieme, dunque, e, chissà, forse per l’ultima volta i tre tenori azzurri. E forse tutti e tre dalla stessa parte, questa volta. Nella stessa squadra. Tra gli amici di Messi. Loro, che amici sono e resteranno anche se il Pocho ha fatto i bagagli e se n’è andato in Francia.

Comunque sia, per il Napoli non è poca cosa avere quattro dei suoi nel miglior circo del pallone che sta andando in giro per il mondo. Vuol dire che crescita e riconoscimenti vanno di pari passo. E che lo show, quello dove però conta anche il risultato, presto potrà andare in scena pure a casa.

 

Corriere dello Sport

 

 

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