Calcioscommesse: Gianello salta l’audizione, nel pomeriggio tocca a Mazzarri, Grava e Cannavaro

CLICCA QUI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SUL TUO NAPOLI!

E’ saltata l’audizione prevista per oggi dell’ex azzurro Matteo Gianello in Procura a Roma. Convocato dal Procuratore Stefano Palazzi, in merito al filone napoletano dell’inchiesta sul calcioscommesse, l’ex portiere del Napoli si è dichiarato ufficialmente “indisposto“, saltando così il confronto.
Gianello aveva raccontato ai pm napoletani della tentata combine della gara Napoli-Sampdoria del 16 maggio 2010, chiamando in gioco anche il capitano azzurro Paolo Cannavaro ed il difensore Gianluca Grava: “Decisi di fare la proposta ai miei compagni di difesa per combinare la partita – raccontò Gianello – rivolgendomi a Cannavaro e Grava, ma loro mi diedero subito e con estrema decisione una risposta negativa“.
Resta, comunque, strano il comportamento dell’ex numero 1 del Napoli che prima chiede di essere ascoltato  e poi, una volta ottenuto di essere interrogato in Procura, non si presenta. Anche perchè ormai Gianello è indagato e la sua posizione non può cambiare.

Nel pomeriggio, invece,  insieme a mister Mazzarri e all’ex attaccante napoletano Giuseppe Mascara, dovranno presentarsi negli uffici romani, per essere ascoltati dagli investigatori federali, proprio Cannavaro e Grava, entrambi a rischio per omessa denuncia: per la giustizia penale non c’è alcun reato da attribuire al Napoli o ai suoi tesserati, visto che un presunto tentativo di illecito non è un reato.
Diverso, però, il discorso per la giustizia sportiva, secondo cui la squadra partenopea rischia il deferimento per responsabilità oggettiva, mentre Cannavaro e Grava addirittura una squalifica di sei mesi per non aver subito informato gli inquirenti del tentativo di combine.
L’allenatore azzurro, solo marginalmente interessato, sarà ascoltato verso le 15 per raccontare il clima vissuto in quel pre-partita e la sua frase riferita all’1-1 fra Napoli ed Inter nel maggio dello scorso anno: “Se a fine campionato a due squadre serve un pareggio, difficilmente c’è un risultato differente. Una legge sportiva non scritta“.

AS

Impostazioni privacy