Ritiro a Dimaro: Ecco la dieta degli azzurri

 

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Un occhio particolare alla dieta e ai test per la prevenzione cardiologica. È già super lavoro per i dottori De Nicola e D’Andrea. Monitorati gli azzurri anche a tavola, per il secondo anno consecutivo in ritiro i giocatori osservano la dieta del dottor Canonico. Pochi divieti ma tassativi: niente cornetti, al bando creme, nutelle e cioccolata. Via salumi, insaccati e niente formaggi, eccezion fatta per il parmigiano.

Un menu vario perché gli azzurri hanno possibilità di scelta. A colazione caffè, latte freddo, succhi di frutta e per chi lo desidera cappuccino. Niente cioccolata, e niente croissant. Marmellate di frutta, cereali, yogurt o crostata. L’importante è evitare creme e quindi dolci elaborati o torte. A pranzo preferenza per i carboidrati. Si parte con le verdure crude o con il buffet di verdure bollite o grigliate. Poi la pasta al pomodoro, olio e formaggio, niente fritti. Porzioni di secondo più limitate, preferibilmente pietanze più leggere come bresaola o petto di pollo. Si chiude per chi lo desidera con la crostata di frutta.

A cena, invece, si fa il contrario. Più proteine meno carboidrati. Il piatto di pasta viene solitamente sostituito con il passato di verdure o con il riso, comunque porzioni piccole. Il secondo è più consistente, carne o pesce a scelta, cucinato comunque in maniera semplice dagli chef dell’hotel Rosatti dove il Napoli alloggia in questi quindici giorni di ritiro in Trentino. Occhio alla linea e soprattutto alla prevenzione cardiologica, da questo punto di vista il Napoli è all’avanguardia ed è anche in atto una collaborazione con l’Università Federico II.

Ieri mattina, al termine della seduta di allenamento, gli azzurri sono stati sottoposti a prove ergospirometriche per valutare la ventilazione polmonare e l’attività muscolare e cardiaca immediatamente dopo lo sforzo fisico. Un sistema innovativo che ha la doppia finalità di prevenzione e di supporto atletico, i dati risulteranno utili anche allo staff di preparatori del Napoli. Gli azzurri hanno svolto le prove sul tapis roulant sotto la tenda a bordo campo, nello spazio adibito alla palesta: sono state utilizzate apparecchiature di ultima generazione che forniscono i dati completi dell’atleta già durante la prova e sono immediatamente disponibili.

Il Mattino

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