Il Comune di Napoli elimina dal bilancio i soldi per rifare il San Paolo

 

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Il Comune di Napoli ha eliminato dal piano triennale delle opere 150 milioni ‘potenziali’ per la riqualificazione dello stadio San Paolo. Una decisione che trova una spiegazione tecnica: palazzo San Giacomo, infatti, avendo deciso di procedere col project financing, quindi di far costruire o rifare lo stadio San Paolo da privati, non ha potuto far altro che eliminare una voce di bilancio che, comunque, era solo una previsione e non soldi cash in cassa. Si tratta comunque di un segnale chiaro come per dire: il Comune di Napoli soldi per lo stadio non ne tira più fuori, tocca ai privati. Ed eventualmente al Napoli.

Ma la decisione della giunta di eliminare dal bilancio questa voce non ha convinto Futuro e Libertà. Il coordinatore cittadino, Raffaele Ambrosino, e il capogruppo in consiglio comunale, Andrea Santoro, hanno sostenuto come sia “ancora da spiegare il motivo per il quale, durante l’approvazione del bilancio preventivo 2012, è stato presentato dal presidente della commissione bilancio un emendamento che stralciava dal piano triennale dalle opere pubbliche la previsione del nuovo stadio in città che era inserita, già da qualche anno, proprio nel documento di programmazione perché, fu detto, era un atto indispensabile“. “Riteniamo – hanno concluso i due esponenti di Fli – che questa vicenda debba essere approfondita in commissione urbanistica al più presto anche perché la stessa premessa dell’emendamento,
che stralcia il progetto dal piano triennale delle opere, dice che si vuol realizzare un nuovo stadio senza modificare il piano regolatore. Cosa che sappiamo non è possibile, per cui, se la realizzazione prevederà, come è certo, la modifica della variante urbanistica della città, lo stesso emendamento non avrà più valore e con esso la stessa manifestazione di interesse”.

Questioni procedurali, insomma, che saranno dibattute in consiglio comunale solo quando la manifestazione di interesse avrà stabilito quale sarà il progetto che l’amministrazione avrà ritenuto idoneo agli interessi della città e del Calcio Napoli. Non prima di settembre, però, si capirà la strada che intende seguire il Comune per lo stadio. Finora esiste una proposta concettuale di una società che fa capo all’imprenditrice Marilù Faraone Mennella per uno stadio nuovo a Ponticelli su suoli privati, rifacendo anche il San Paolo; un altro progetto, di cui ha parlato giorni fa il sindaco, che riguarderebbe la realizzazione di uno stadio nuovo nella zona delle caserme di Miano; ed un terzo, annunciato al Corriere del Mezzogiorno dall’ingegnere Dario Boldoni, esperto di stadi ed ex vicepresidente del Napoli, per rifare il San Paolo e un’ampia area circostante lo stadio. La vicenda-stadio è comunque una questione onerosa per i progettisti: pare infatti che un progetto esecutivo, come richiesto dalla manifestazione di interesse, possa costare da un minimo di 200 mila ed un massimo di 500 mila euro. Oltre al fatto che chi si aggiudica il progetto, deve versare il 2,5 per cento dell’intero importo dell’intervento.

Della vicenda hanno discusso a quattr’occhi, per un paio d’ore, il sindaco De Magistris e Aurelio de Laurentiis. Entrambi sono convinti che il Napoli debba giocare in uno stadio all’altezza del suo blasone. Ma evidentemente hanno idee diverse sulla strada da percorrere. Alla fine è venuto fuori che i soldi del vecchio contenzioso tra Comune e Calcio Napoli, poco più di un milione d’euro, saranno riconosciuti dalla società al Comune di Napoli che, a sua volta, li reinvestirà per lavori di manutenzione comunque e sempre necessari al San Paolo. Ma de Magistris e De Laurentiis hanno anche convenuto su quelle che sono le esigenze diverse dei due: il sindaco, infatti, ha spiegato al presidente del Napoli che è comunque una sua volontà far nascere un’altra struttura in città, magari uno stadio-arena utile per i concerti e i grandi eventi; De Laurentiis, invece, ha ribadito che lui dal San Paolo non si muoverà visto che “è quella la casa del Napoli“, qualsiasi dovesse essere la decisione del Comune.

Due esigenze comunque compatibili, visto che la manifestazione di interesse bandita da Palazzo san Giacomo il mese scorso prevede anche la possibilità di realizzare sia uno stadio nuovo che rifare lo stesso San Paolo. O entrambe le cose, come prevede il concept presentato da Faraone Mennella. Starà poi al sindaco di Napoli e al Consiglio comunale stabilire quale sarà la strada migliore da percorrere. Sapendo però, come ha ribadito il patron del Napoli, che gli azzurri dal San Paolo non si muoveranno.

 

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

 

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