La ‘casa della scugnizzeria’: De Laurentiis pensa ad un Napoli modello Barcellona

 

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L’esplosione di Lorenzo Insigne sarà la molla che spingerà Aurelio De Laurentiis ad accelerare il progetto di creare una mega-struttura dove appoggiare il vivaio, far allenare la prima squadra, creare una nuova sede sociale ed una foresteria per i giovani che arriveranno da fuori Napoli o dall’estero. Sul modello Barcellona, per intendersi. O per non andare troppo lontano da casa nostra, modello Juve, Inter, Milan, Udinese, Atalanta.
L’idea del patron è in fase molto avanzata. De Laurentiis sa già come mettere in piedi la nuova casa del Napoli. Il problema è individuare la zona adatta, incontrare il favore degli amministratori dove nascerà, ottenere il parere favorevole dei tecnici del club, da Mazzarri, a SauriniMuro, Liguori ed altri. Non intende trovare molti intoppi lungo il percorso. E si è fatto abbozzare già un paio di progetti da architetti di sua fiducia. Insomma, il presidente sarebbe pronto ad entrare in azione e destinare un investimento di decine di milioni di euro, appena dovesse capitare la proposta ad hoc.
Per ora le formazioni del settore giovanile, esclusa la Primavera, ridotte di numero per puntare di più sulla qualità, si allenano al centro Kennedy, una struttura sulla collina dei Camaldoli, molto ben tenuta e curata. Il Napoli ha stipulato una convenzione mentre il campo ufficiale per le gare della Primavera è Frattamaggiore ad un tiro di schioppo da casa Insigne.

IL PROGETTO – Per il momento resta in piedi l’ipotesi Castelvolturno. Da quelle parti, dove si allenano già la prima squadra e la Primavera, il Comune sarebbe pronto a destinare un’area di svariati metri quadrati a ridosso degli attuali campi che sono stati ricavati a ridosso dell’Holiday Inn (tre e tutti in erba naturale). Ma c’è stata l’offerta anche in un’altra zona poco distante, non proprio adagiata sul mare ma più all’interno. Per ora, le proposte sono state congelate per una serie di ragioni, non escluse quelle climatiche e geografiche (troppo distanti dal centro città).

SCARTATA IDEA FUORIGROTTA – Da parte degli amministratori di Palazzo San Giacomo era stata indicata anche una vasta area a ridosso della Mostra D’Oltremare. Un’area dove ora sorgono Zoo ed Edenlandia. A De Laurentiis non dispiaceva. L’aveva presa in seria considerazione anche perché facilmente raggiungibile, nonché poco distante dallo stadio San Paolo. Poi, durante l’incontro con il sindaco De Magistriis per risolvere le pendenze della vecchia convenzione, al patron del Napoli è stato detto che solo l’area dello zoo sarebbe stata disponibile, non anche quella di Edenlandia che il Comune vuole preservare. E De Laurentiis l’ha immediatamente scartata. Troppo poco lo spazio per poter creare quello che ha in mente il produttore cinematografico: otto campi da calcio, una sede sociale, una foresteria, una sala ristorante, una sorta di club house per gli abbonati vip. Ed allora non resta che riprendere in esame quello che propone il comune di Castelvolturno o individuare una nuova zona. Di sicuro, l’esplosione di Insigne indurrà De Laurentiis a costruire prima possibile la nuova casa del Napoli. Magari entro il 2013.

 

Fonte: Corriere dello Sport

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