Col Bordeaux esami e scelte per decidere il Napoli di Pechino

 

 

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La strada che porta a Pechino è ancora lunga, ma non troppo. Dunque, meglio sfruttare ogni occasione per cercare di ribaltare le gerarchie precostituite. Mazzarri stasera contro il Bordeaux darà spazio a chi, per una ragione o per l’altra, in questo precampionato ha giocato meno. Approfittare di opportunità del genere è un imperativo per i vari FernandezAronica, Behrami e Vargas, se desiderano insinuare dubbi nella mente del tecnico proprio in prospettiva della sfida contro la Juve. Oggi, infatti, sapremo se Cavani verrà eliminato dall’Olimpiade e dunque potrà raggiungere i compagni in Cina, ma soprattutto il pubblico del San Paolo avrà modo di capire se Vargas può riguadagnare terreno nei confronti di Insigne e far coppia con Pandev al Nido d’Uccello, qualora il Matador andasse avanti nella competizione a cinque cerchi.

Esame. Per il cileno sarà un banco di prova interessante perché il Bordeaux è avversaria di tutto rispetto ed inoltre più avanti del Napoli nella preparazione. Per Vargas, però, ormai ogni partita è un esame, anche se la società giustamente ribadisce la massima fiducia nelle potenzialità dell’ex attaccante dell’Universidad de Chile. Tuttavia, un gol servirebbe ad Edu per scacciare via un po’ della sfortuna che lo ha accompagnato nell’ultimo periodo (compresa l’otite degli ultimi giorni) e, soprattutto, per ricevere una bella iniezione di fiducia.

Che sfida. Quella che Mazzarri ripone in Behrami, il mediano che ha stregato il tecnico toscano durante Napoli-Fiorentina dello scorso campionato. Per il ruolo di mezzala destra sarà sfida tutta svizzera tra l’ex viola e Dzemaili. Behrami ha corsa e grinta per entrare in fretta nel cuore dei tifosi, ma anche nelle grazie dell’allenatore. “È molto più avanti rispetto a come me lo aspettavo sia dal punto di vista fisico che tattico“, ha detto di lui Mazzarri. Con il Bordeaux stasera si attendono ulteriori progressi. Gli stessi che Federico Fernandez ha fatto negli ultimi mesi, da quando è stato stabilmente schierato da centrale. Il Flaco, a dire il vero, contro il Bayer è inizialmente subentrato a Campagnaro, ma ha fatto vedere che è più a suo agio nel ruolo di Cannavaro. Oggi comanderà la retroguardia e cercherà di tenere alta la concentrazione di un reparto che è ancora in ritardo di condizione. Dovesse esprimersi su buoni livelli, chissà che Mazzarri non pensi ad una mezza rivoluzione in difesa. Del resto, anche Britos è parso appesantito ed Aronica garantisce affidabilità e perfetta conoscenza degli automatismi. Quelli che debbono essere perfezionati in vista di Pechino.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport

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