Cavani rientrato a Napoli, Mazzarri lo prova per Pechino

 

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Non ci saranno concessioni: Walter Mazzarri vuole a disposizione tutti i disponibili per la trasferta cinese. Dunque, anche Edinson Cavani partirà per Pechino, lunedì, per iniziare la settimana di lavoro che si concluderà con la finale della Supercoppa italiana, contro la Juve, che si giocherà sabato nel Nido d’uccello, lo stadio della capitale. L’eliminazione dell’Uruguay dall’Olimpiade londinese è stata accolta con un pizzico di soddisfazione dall’ambiente napoletano: diversamente, il club non avrebbe potuto avere a disposizione l’attaccante per il primo vero impegno della stagione.

Castelvolturno. Cavani è arrivato a Capodichino, ieri sera, e questa mattina è atteso al centro tecnico di Castelvolturno per un primo contatto con l’allenatore che vorrà rendersi conto del suo stato fisico: tra Mondiale, Copa America e Olimpiade, le ultime tre stagioni dell’uruguaiano non hanno conosciuto soste. Dopo l’allenamento, poi, dovrebbe recarsi negli uffici della questura, per ritirare l’orologio rapinato a sua moglie, Maria Soledad, e ritrovato dagli investigatori. La Supercoppa italiana, in ogni modo, è un obiettivo a cui tiene molto lo spogliatoio del Napoli. Giocatori e allenatore hanno giurato di voler aggiungere alla Coppa Italia anche l’ambito trofeo, che apre la nuova stagione. E, dunque, Mazzarri  non intende concedere alcun vantaggio all’avversario. “Mi fa piacere che Cavani rientri anche se so che è molto dispiaciuto per l’eliminazione dell’Uruguay. Dovrò capire in che condizioni è prima di prendere qualsiasi decisione“, ha detto l’allenatore napoletano.

Cavani in campo. È improbabile, a questo punto che il tecnico decida di non schierarlo, sabato prossimo. Pur se abbastanza provato dallo stress olimpico, Cavani si è sempre allenato ed ha nelle gambe la forza per disputare i 90 minuti della Supercoppa. Tra l’altro, proprio dall’Uruguay, durante la fase del ritiro pre Olimpiade, l’attaccante aveva parlato della Supercoppa come del primo obiettivo da centrare. E, dunque, non avrebbe senso portarlo fin laggiù per poi tenerlo in panchina. Mazzarri è impaziente, vuole lavorare con il gruppo al completo per provare il nuovo assetto tattico anche con la presenza di Cavani, al cui fianco agiranno Pandev, il capocannoniere dell’estate napoletana, e Lorenzo Insigne, il giovane talento, rientrato da Pescara con un grande carico di aspettative.

Tensioni da allentare. Il rientro di Cavani a Napoli servirà anche per un chiarimento con la società. Al giocatore non sono piaciute alcune dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis a proposito dell’adeguamento economico richiesto dal suo procuratore, Pierpaolo Triulzi. “Se dovesse chiedermi 5 milioni all’anno, allora lo terrò in panchina per l’intera stagione“, aveva detto il presidente, suscitando la reazione del giocatore: “Le mie risposte le dò sul campo, non ho bisogno di parlare“. In pratica, sul tavolo della trattativa, Cavani metterà i 66 gol segnati nelle ultime due stagioni. Prodezze che sono servite al Napoli ed ai napoletani di ritrovare la Champions League e di vincere la Coppa Italia nello scorso maggio. D’altra parte, l’attaccante è richiesto da diverse società europee, tra cui Real Madrid, Chelsea e Manchester City, mentre sul mercato italiano la Juve si è arresa soltanto dopo il no di De Laurentiis all’eventuale cessione. La questione adeguamento, dunque, è ancora del tutto aperta: tra Triulzi e Riccardo Bigon la discussione andrà avanti ancora per un po’.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport

 

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