GLI AVVERSARI – Il nuovo Torino di Cairo sta ritrovando il vecchio ‘cuore granata’

 

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di Mario D’Amiano

 

Il Torino Footbal Club è, insieme alla Juve, la società più importante di Torino. Gli ultimi decenni, hanno visto questa squadra soffrire molto economicamente, tanto dal portarla al fallimento nel 2005. Eppure un tempo, era proprio il Torino la squadra da battere. Erano gli anni tra il 1942 e il 1949, di quello che è passato alla storia calcistica italiana come ‘Il Grande Torino‘. Una squadra capace di vincere 5 scudetti di fila ed una Coppa Italia. La stessa squadra che morì nella cosiddetta ‘Tragedia di Superga‘, un volo aereo che stroncò la vita di quei grandi campioni, indimenticati nei cuori di chi ama il calcio e  il Torino. Nella sua gloriosa bacheca, il Torino vanta la vittoria di 7 scudetti, 3 campionati di serie B e 5 coppe Italia. Il nuovo Torino di Urbano Cairo, risorto dalle ceneri della vecchia società fallita nel 2005, non è ancora riuscito (e molto probabilmente non riuscirà mai) ad eguagliare le tante vittorie del passato. La sua squadra, però, è comunque tra le sorprese di questo campionato. L’anno scorso, riuscì a stravincere la serie cadetta insieme al Pescara di Zeman. Con il neoallenatore Ventura, infatti, il Torino è riuscito finalmente a trovare l’amalgama giusta per riportare gioia tra i pripri sostenitori. Tra i calciatori più importanti di questa squadra, spiccano i nomi di Gillet, Ogbonna e Bianchi. Con 2 vittorie, 5 paregi e 3 sconfitte, i granata si trovano al 13° posto in classifica, a un solo punto dal Milan.

COME GIOCA – Il credo tattico di Giampiero Ventura è il 4-4-2. Molto spesso, date le abilità tecnico-atletiche dei due esterni di centrocampo, diventa uno spregiudicato 4-2-4, davvero iperoffensivo. Tuttavia, ogni squadra di Ventura riesce sempre a gestire con attenzione ed equilibrio le due fasi di attacco e difesa. Molto spesso, l’azione parte dai due centrali difensivi (che devono avere i cosiddetti ‘piedi buoni’) o addirittura dal portiere. Non è un caso che Ventura abbia voluto a Torino Gillet, tra i migliori per quello che gli chiede di fare. Il Torino, quindi, cercherà di aprire la difesa del Napoli grazie ai due esterni, favorendo i movimenti degli attaccanti centrali. Spesso, infine, gli esterni di difesa che si portano in attacco, sono soliti crossare in area al fine di trovare la testa di Rolando Bianchi, tra i migliori colpitori in circolazione.

PROBABILE FORMAZIONE DEL TORINO:

Torino (4-4-2): Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio; Cerci, Basha, Gazzi, Stevanovic; Bianchi, Sgrigna. All. Ventura.

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