I promossi e i bocciati del Napoli 2, in attesa di Uvini

 

 

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Siamo a fine novembre ma è già tempo di bilanci per il Napoli. In particolare per il Napoli 2 che ha portato a casa la qualificazione ai sedicesimi di Europa League con un turno di anticipo. Già, anche se si è dovuti ricorrere più di una volta alle prime scelte per sopperire alle mancanze di qualcuno. La ‘Gazzetta dello Sport’ riporta i promossi e i bocciati di queste 5 gare europee, in attesa di vedere contro il Psv anche un certo Bruno Uvini.

Chi sale Andando con ordine, Blerim Dzemaili è sicuramente un titolare aggiunto di questo Napoli (al pari di Insigne). Ha dimostrato di avere qualità per ben figurare anche in gare intense e vanta una duttilità tattica importante che costituisce un valore aggiunto per l’allenatore nonostante lui abbia ribadito di “voler giocare più spesso da regista”. A proposito di centrocampo, sugli esterni Mazzarri può contare su due ricambi discreti come Mesto e Dossena. Il primo è riuscito ad approfittare di un momento di forma non straordinario da parte di Maggio per imporsi all’attenzione dell’allenatore, il secondo invece più gioca e meglio rende come lo stesso Dossena ha dichiarato a Solna: «Ho finalmente ritrovato il ritmo partita».

Chi scende Più difficile esprimere un giudizio compiuto su Britos e Fernandez, poco impiegati per via di infortuni e squalifiche. Si vede, però, che l’uruguaiano a differenza dell’argentino gode della fiducia di Mazzarri ed allora perché non mandare il Flaco a giocare a gennaio visto che numericamente i difensori in organico non mancano? Discorso simile anche per Edu Vargas che solo contro il Solna (andata e ritorno ha ben figurato. Troppo poco, probabilmente, per meritarsi il ruolo di vice Cavani. Ha bisogno di continuità e di una posizione in campo ben definita per poter mostrare le sue qualità. A Napoli è chiuso, meglio rivederlo altrove. Bocciati, infine, El Kaddouri, Rosati e Donadel. Nel primo caso lo ha fatto capire chiaramente Mazzarri con le sue scelte: appena 90’ in due primi tempi dopo i quali lo ha sostituito.

Sorpresa Buone doti tecniche, ma passo compassato. Rosati, invece, sembra arrugginito. Dopo un anno di panchina, ha perso reattività rispetto ai tempi di Lecce. Donadel, infine, deve giocare per ritrovare la gamba (fondamentale per un mediano di corsa). La cessione farà bene a lui e alle casse del club.

 

A.I.

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