SLIDING DOORS – La vendetta di Matavz: era del Napoli ma poi…

 

di Gennaro Boragine

 

Sessione invernale del calciomercato per la stagione 2010/2011, il Napoli è nei piani altissimi della classifica all’inseguimento del Milan. Ad inizio stagione si infortuna Cristiano Lucarelli, acquistato in estate per sopperire ad eventuali assenze di Cavani, che rientrerà poi all’ultima gara di campionato. Lo staff azzurro diretto da Riccardo Bigon individua in Tim Matavz, giovanissima punta del Groningen dotata di spiccato senso del gol, il rinforzo giusto da dare a Mazzarri per il prosieguo del campionato. E’ l’identikit preciso: punta d’area di rigore con discreto movimento, giovane e di prospettiva, rientrante nei parametri degli ingaggi imposti dalla società. Il costo del cartellino è decisamente abbordabile, 2 milioni di euro o poco più. E’ tutto pronto per il trasferimento ma in dirittura di arrivo un problema nella trasmissione via fax dei documenti(già, il tanto agognato fax che in estate permise di avere la preziosissima firma di Cavani) non permette di depositare il contratto in Lega entro i termini di chiusura. Il trasferimento salta, il Napoli si cautela con Peppe Mascara. L’entourage di Matavz non prende bene la cosa, Bigon però promette che nella sessione successiva di mercato l’affare si chiuderà. L’estate successiva, nel costruire la squadra per la Champions, le trattative riprendono ma tra la riapertura e la chiusura delle stesse c’è un batter d’occhio, quello tra la società e Mazzarri, che decidono di puntare su calciatori pronti e non su scommesse da tentare di vincere. Si opta per l’usato sicuro: Cristiano Lucarelli viene riconfermato. Matavz nel frattempo, superato il dispiacere per non essere approdato in Italia, si accasa al Psv Eindhoven, con risultati sempre soddisfacenti in termini realizzativi. Il Napoli europeo stupisce, quello formato campionato un po’ meno. Lucarelli non viene mai utilizzato da Mazzarri, vuoi per problemi fisici vuoi perchè Cavani si dimostra sempre più cannibale d’area di rigore. A Gennaio 2012, un anno dopo appena, in netto anticipo su diverse big europee il Napoli porta a casa il “grande colpo” Eduardo VargasDodici milioni per il secondo classificato al Pallone d’Oro sudamericano eclissato solo dalla stella Neymar. La causa del cileno, agli occhi dei tifosi, è stata perorata da numerosi video su Youtube, dove si possono ammirare i tanti gol e i tanti numeri d’alta classe della nuova stella del calcio sudamericano. Vargas arriva dunque a Napoli carico di aspettative, stecca la prima davanti al pubblico di casa e giocherà sempre meno fino a fine stagione. Ambientamento, problemi con la lingua, adattamento al calcio italiano, sono solo alcune delle giustificazioni date al poco valore dimostrato dal cileno in quasi un anno di Napoli. Eppure continuano a parlarne bene, eppure dicono che in allenamento si trasforma, eppure comincia alla grande l’avventura in Europa League fino a quando.. .fino a stasera, dove sull’erba del San Paolo arriva Tim Matavz, che aveva saltato la gara di andata per infortunio. Il confronto tra i due attaccanti viene vinto per ko tecnico dall’attaccante sloveno. 10 milioni di euro di differenza non si sono visti, anzi, il risultato è stato impietoso per l’attaccante azzurro. Nessun video di presentazione su Youtube all’epoca per lo sloveno, nessuno lo conosceva, fino a stasera. Lo strano caso di Tim Matavz…

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