LE PAGELLE di Napoli-Genoa: Pandev segna e illumina, Dzemaili ci prende gusto e chiude la partita

Di Vincenzo Matino

Un turno di campionato da incorniciare per il Napoli. Dopo il pareggio del Milan sul campo della Fiorentina, arriva la vittoria contro i gemellati del Genoa. Pandev e Dzemaili regalano il +4 sui rossoneri, allentando le pressioni in vista della prossima supersfida a San Siro.

De Sanctis 6 – Rischia poco o nulla sugli sparuti tentativi dei liguri. Trova comunque il modo di gelare la fronte dei tifosi con qualche smanacciata non troppo efficace.

Campagnaro 6,5 – Il solito toro argentino. In difesa è praticamente  perfetto e in fase offensiva come sempre si propone con grande continuità. Fa correre un brivido sulla schiena a Mazzarri e a tutti i tifosi quando viene ammonito dopo una sortita in area di rigore: l’adrenalina fa dimenticare a tutti che in realtà è uno dei pochi non diffidati. All’arena di San Siro il toro ci sarà.

Cannavaro 5,5 – Riesce quasi sempre ad anticipare il napoletano Immobile, ma la palla lì dietro scotta e si vede. Per poco non crea una palla gol clamorosa al Genoa con un retropassaggio verso De Sanctis che definire lento è un eufemismo.

Britos 5,5 – Era difficile fare peggio degli orrori registrati la scorsa settimana. Questa volta i segni del cuscino sulla faccia non ci sono, ma è ancora nella fase di intontimento post-sveglia. Lento e macchinoso, non dà mai sicurezza al reparto arretrato.

Maggio 6 – La nuova contro la vecchia generazione. Sfida più volte Antonelli in velocità e in contropiede è un vero treno freccia azzurra.

Behrami 6,5 – Per uno come lui che gioca sull’agonismo, non era facile gestirsi vista la diffida pendente sul groppone. Riesce comunque a fare tanta quantità in coppia con il connazionale Dzemaili. (30’ st Inler s.v.)

Dzemaili 7,5 – Giocasse sempre così sarebbe uno dei più forti centrocampisti del mondo. Dopo la tripletta al Torino segna un altro gol con un sinistro chirurgico sul secondo palo. Un attaccante mancato. In fase di non possesso si traveste da Behrami e ringhia sui portatori di palla avversari.

Armero 6 – Sotituire Zuniga non è certo semplice, ma il colombiano lo fa egregiamente. Non ha certo le qualità tecniche del suo connazionale, ma non si tira mai indietro quando c’è da correre. Per anni l’esterno sinitro è stato un vero handicap per gli azzurri, ora Mazzarri si ritrova due titolari di alto livello assolutamente interscambiabili.

Hamsik 6,5 – Il trailer della sua partita è in una serpentina in area di rigore genoana che si conclude con tiro poco fortunato. Si abbassa a centrocampo e si sdoppia nel doppio ruolo di regista e rifinitore, sfoggiando tutte le sue immense doti tecniche. Se Cavani è il marziano, Hamsik è E.T., ma non ditegli dov’è il telefono perchè vederlo in campo è un piacere. (42’st El Kaddouri s.v.)

Pandev 7 – Per arrotondare a fine mese Pandev si arrangia come elettricista, perchè come accende la luce lui nessuno mai. L’alchimia con gli altri tenori è straordinaria e lo dimostra l’azione che lo stesso macedone conclude con un gran gol di sinistro. La domanda nasce spontanea: senza cali psico-fisici, che carriera sarebbe stata quella di Pandev?(32’st Insigne 6 – Un quarto d’ora gli basta per creare qualche grattacapo alla retroguardia ligure).

Cavani 5,5 – L’alieno, proprio come Superman, ha la sua criptonite: i calci di rigore. Fallisce il 3-0 dagli 11 metri e per 5-10 minuti sembra accusare il colpo. Ma lo smarrimento finisce dopo poco e ingaggia un divertentissimo duello personale con Frey  che gli nega fino all’ultimo secondo la gioia del gol, con tanto di intervento in baker pallavolistico.

All. Mazzarri 6,5 – Coraggiosa la scelta di schierare tanti dei diffidati in campo, uno su tutti Behrami , particolarmente incline al colore giallo. Armero sulla fascia sinistra è una piacevole sorpresa, mentre davanti la macchina viaggia a pieni giri.

 
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