Un pentito fa il nome di Lavezzi: “Era sulle gradinate a tifare per un boss”

 

Non si sarebbe limitato ad attraversare la mala Napoli, in una sorta di viaggio esotico tra le vele di Scampia, quelle immortalate da letteratura, giornali e cinema. No, secondo un pentito di nuova generazione, tale Armando De Rosa, Mario Balotelli a Scampia avrebbe provato l’ebrezza di spacciare dosi di eroina e cocaina. Avrebbe provato a fare il pusher, a smerciare dosi di eroina e cocaina, anzi pietrine rosse e gialle, per dirla con il collaboratore di giustizia della vannella grassi. Sono alcuni particolari depositati nel corso del processo per riciclaggio a carico di imprenditori nel campo della ristorazione, che si sta celebrando dinanzi alla settima sezione penale. Oltre alle dichiarazioni di De Rosa, c’è anche un verbale di un altro collaboratore di giustizia, tale Emanuele Ferrara, che ha parlato invece della passione per il calcio, e per il Napoli in particolare, di Antonio Lo Russo, da tre anni latitante eccellente della camorra napoletana. Stando alla ricostruzione del pentito: Lo Russo jr controllava la squadra di calcio del Miano e spesso si esibiva come bomber inarrestabile. Tanto che in alcune occasioni, durante le partite del Miano, Lavezzi avrebbe fatto anche da spettatore: era lì, sulle gradinate – dice il pentito – a tifare per Lo Russo.

CLICCA QUI PER LE RIVELAZIONI  DEL PENTITO SU BALOTELLI

 

Fonte: IlMattino.it

M.D.A.

 

Impostazioni privacy