ESCLUSIVA – Dal Cile insistono: “Castillo non verrà a Napoli: la situazione”

 

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di Sabrina Uccello e Gianluca Vitale

Da tempo accostato ai club di Serie A, il nome di Nicolás Ignacio Castillo Mora, meglio noto come “Nico”, torna a farsi largo in chiave mercato. Classe ’93 di grande prospettiva, il gioiellino cileno è stato avvicinato al Napoli, pronto a tutelarsi nel caso saltasse la trattativa con l’Estudiantes per Duván Zapata. La redazione di NapoliCalcioLive.com ha indagato sulla vicenda per capire le reali possibilità di un trasferimento in azzurro. Stando alle ultime indiscrezioni, il giocatore vivrebbe una situazione complicata col suo club di appartenenza, l’Universidad Católica, che vorrebbe lasciare per tentare un’avventura in Europa. Ciononostante, l’ipotesi Napoli sarebbe infondata.
Dal Cile rivelano che Castillo avrebbe addirittura ‘minacciato’ la dirigenza ponendo la condizione “o mi vendete o succede un casino”, salvo poi ‘ritrattare’ pubblicamente giurando amore incondizionato alla maglia (clicca qui per leggere le sue dichiarazioni). La stato attuale delle cose, che poi spiegherebbe le affermazioni dello stesso calciatore, è il seguente: esisterebbe una sorta di accordo secondo cui Castillo resterebbe in patria fino a fine anno, per poi essere messo sul mercato a partire da dicembre. Per portarlo via serviranno non meno di 7 milioni di dollari (la stessa cifra da investire per Zapata, ndr): un paio in più di quanto offerto in passato dall’Inter (5 più bonus a giugno) e Sampdoria (4,2), entrambe spaventate dalla folta schiera di intermediari che vanta pretese sull’‘Ibra di Santiago’.

Una riflessione allontana ulteriormente l’attaccante dal Napoli: strano pensare che dopo Martinez e Zapata si decida di virare su un giocatore dalle caratteristiche così differenti: Castillo è infatti bravissimo sulle punizioni e anche se viene schierato quasi sempre come centravanti, ama arretrare sulla trequarti, aiutando particolarmente gli esterni di centrocampo recuperando palloni e partecipando attivamente a tutta la manovra; i due colombiani sono invece uomini d’area che basano tutto sulla fisicità e possono essere schierati, all’occorrenza, come seconda punta. Per questo in Sudamerica sono convinti che Zapata sarebbe più pronto ad un anno di assestamento in una grande piazza, mentre Castillo, qualora approdasse in italia, verrebbe sicuramente girato in prestito per fare le “ossa”, essendo per certi versi acora acerbo, sebbene tecnicamente molto valido.

 

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