GLI AVVERSARI – Un incubo senza fine per l’Olympique de Marseille: crisi di risultati e di gioco

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

 

In un girone con Arsenal, Borussia Dortmund e Napoli, l’Olympique de Marseille sembra destinato a dover interpretare il ruolo della vittima sacrificale. Una parte che, però, non può essere recitata da una squadra che ha fatto la storia del calcio francese e europeo. Condivide con il Napoli un curioso aneddoto in merito a Diego Armando Maradona: il Pibe de Oro, nel 1989, firmò per il trasferimento al club francese, ma il presidente Ferlaino bloccò la trattativa nonostante il contratto pronto ad essere depositato. Nel lontano 1993, il primo anno in cui la competizione aveva cambiato il nome da Coppa dei Campioni a Champions League, il Marsiglia divenne Campione d’Europa. E’ l’unica francese ad aver vinto il torneo più importante di tutti, oltre ad avere il maggior numero di sostenitori. Stavolta l’OM non avrà a disposizione il clima incandescente del “Vélodrome“, il posto in cui i tifosi si ritrovano e insieme sostengono i loro beniamini per dimenticare i problemi della vita quotidiana. Perchè Marsiglia non è una città semplice da vivere: è caratterizzata da un alto tasso di criminalità e un diffuso emporio di stupefacenti. La squadra, intanto, in campionato continua a faticare: dopo la sfida d’andata, il Marsiglia ha messo insieme un punto in due partite. E’ arrivata una clamorosa sconfitta in casa contro il Reims per 2-3, poi il pareggio a Rennes. Lottare per il titolo è complicato, vista la spietata concorrenza di PSG e Monaco, ma il terzo posto è sicuramente alla portata: una mancata qualificazione per la prossima Champions sarebbe un fallimento totale. Per ora occupa la quinta posizione. La partita più attesa dai tifosi è proprio quella contro il Paris-Saint German: le due squadre danno vita al match più acceso dell’anno, Le Classique. Nelle prime tre giornate di Champions League l’OM ha collezionato tre sconfitte contro ArsenalDortmund e Napoli rispettivamente. E’ ultima in classifica nel girone, e anche la qualificazione in Europa League sembra un bottino difficile da conquistare, nonostante i francesi abbiano tutti i mezzi a disposizione per raggiungerlo. A partire dalla porta, con il capitano Mandanda, nel giro della nazionale transalpina. E’ un elemento di sicura affidabilità e esperienza. Davanti a lui il difensore centrale N’Koulou, più volte accostato al Napoli durante il mercato estivo: roccioso, difficile da superare in dribbling ma spesso disattento sul piano tattico. In avanti il giocatore di maggior qualità: Mathieu Valbuena, il trequartista tascabile che non dà mai punti di riferimento e può spezzare le difese avversarie da un momento all’altro. Colleziona assist su assist, soprattutto per Gignac, l’attaccante con il goal nel DNA.

 

COME GIOCA – Baup schiera il suo Marsiglia con il 4-2-3-1. In porta Mandanda. In difesa N’Koulou e Diawara. Fanny e Morel sugli esterni, rispettivamente a destra e a sinistra. A centrocampo Imbula e Romao, pronti a sostenere le scorribande offensive di Thauvin, Valbuena e Ayew. In attacco Gignac. Una squadra in difficoltà ma pericolosa, soprattutto con l’imprevedibilità dei trequartisti e il senso del goal della punta. Come ogni partita europea, il Napoli non dovrà sottovalutare l’impegnoBenitez avrà bisogno della stessa squadra che ha battuto Fiorentina e Catania con forza e concretezza. Così da mandare un segnale a Arsenal e Dortmund: il Napoli c’è.

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