NCLIVE TOP 10 – Ecco i migliori azzurri dell’annata solare 2013

di Vincenzo Matino (Twitter: @VincenzoMatino)

Quale occasione migliore per fare un bilancio se non le feste natalizie. Con il campionato fermo ci si può sedere e andare a riguardare con calma questo 2013 azzurro. E’ stato l’anno di Cavani e dei suoi grappoli di gol, è stato l’anno di una squadra che seguendo le direttive di Mazzarri ha raggiunto la Champions League dopo un campionato da sogno. Tempo di giudizi anche per Rafa Benitez, che con la sua nuova idea di gioco diverte e a volte divide la platea partenopea, abituata a storcere il naso al minimo intoppo. Oggi ci siamo proposti di stilare una top 10 dei migliori azzurri di quest’annata solare:

10) Inler – Ci si aspettava il definitivo salto di qualità del giocatore svizzero, che è arrivato, ma a momenti alterni. Restano nella memoria alcuni splendidi gol dalla lunga distanza uniti a partite dove i movimenti troppo compassati l’hanno invece fatta da padrone. Resta comunque uno dei perni di questa squadra.

9) Insigne – Al primo anno di Serie A era difficile far meglio. Il talento numero 24 ha cercato il suo posto al sole con Mazzarri e l’ha trovato con Benitez. In pianta stabile nell’11 titolare con lo spagnolo, sta dimostrando di avere una sagacia tattica unica, andando a svolgere un fondamentale ruolo di copertura in fase passiva. I gol sono arrivati in Champions, in campionato la rete è tra i buoni propositi dell’anno nuovo. A fine anno l’interrogativo resta: se non dovesse preoccuparsi troppo di rincorrere gli avversari perdendo lucidità in fase offensiva, che giocatore sarebbe il buon Lorenzo?

8 ) Pandev – E’ l’arma segreta del Napoli. Croce e delizia di questa squadra, alterna giocate da fenomeno a partite dove passeggia in campo. Non c’è dubbio, il macedone è un artista del pallone, ma la poca continuità lasciano sempre il dubbio nel tifoso azzurro che è costretto a dire: “speriamo Pandev sia in giornata”. Ma se lo è…allora ci si diverte.

7) Dzemaili – E’ quello che parte sempre in sordina. Mai inserito nella formazione titolare a inizio anno, se ne conquista lo spazio (che gli è dovuto) a stagione in corso.  Mazzarri lo ha trasformato in un cecchino infallibile dalla lunga distanza sul finire dello scorso campionato e ora con Benitez sta sostituendo con ottimi risultati Inler trovando anche la via del gol. E’ il ‘rincalzo’ di lusso di questa squadra.

6) De Sanctis – Di diritto nel cuore dei tifosi. L’ex portiere azzurro ha saputo abbinare grandissime prestazioni a un ‘sentimento azzurro’ che ha lasciato in tutti i tifosi un ottimo ricordo. Uno degli uomini spogliatoio più importanti degli ultimi anni.

5) Zuniga – Negli anni passati alcuni orrori difensivi ne hanno pregiudicato il rendimento, ma grazie a Mazzarri si è trasformato pian piano in uno degli esterni bassi più letali del campionato. Una tecnica da ala unita a una tenuta fisica invidiabile ne fanno uno dei pilastri di questa squadra. Non a caso dopo il suo infortunio in questa stagione si sono notati molto di più i difetti difensivi del ‘meccanismo Benitez’. Il colombiano è ormai imprescindibile.

4) Cavani – Immenso. Non ci sono altri aggettivi per descrivere questo calciatore. Napoli l’ha formato e il ‘Matador’ ha ripagato la squadra con più di 100 gol in tre anni. Le sue reti hanno riportato nello scorso campionato il Napoli in Champions League. Un cannoniere così devastante all’ombra del Vesuvio non si era mai visto e anche se il passaggio al PSG ha lasciato l’amaro in bocca, dall’altro lato del ‘tradimento’ resta la certezza di aver ammirato uno di quegli attaccanti che passa una volta ogni 30 o 40 anni.

3) Behrami – L’ago della bilancia del Napoli, sia per Mazzarri che per Benitez. Lo svizzero è una delle certezze di questa formazione e non solo, si candida come uno dei migliori incontristi italiani ed europei. E’ uno dei più amati dalla piazza perchè non molla mai un centimetro, in campo è sempre l’ultimo ad arrendersi. La sua straordinaria forza fisica è stata di aiuto anche per i compagni di reparto, perchè hanno potuto sempre contare sui recuperi in extremis del biondo svizzero in fase passiva.

2) Higuaìn – Per sostituire un mostro come Cavani serviva solo un altro mostro. Il ‘Pipita’ sta dimostrando partita dopo partita di essere uno dei centravanti più forti del mondo. A differenza di Cavani però, il centravanti argentino ha piedi da rifinitore e i numeri parlano chiaro: la squadra grazie anche ai suoi assist non è più legata ai gol di un solo uomo. Higuaìn e Cavani, gioco diverso ma stesso risultato: gol a grappoli.

1) Hamsik – Le squadre cambiano, gli allenatori vanno e vengono, ma lui c’è sempre. E’ ormai alla settima stagione in azzurro e si è guadagnato sul campo il diritto di essere capitano di questa formazione. Di strada ne ha fatta quello spaesato ragazzino preso dal Brescia dall’allora D.G. Marino. Lo slovacco è uno dei fiori all’occhiello del nostro campionato grazie una dote unica, introvabile in nessun altro calciatore: non è un fenomeno in niente, ma è un campione in tutto. E’ uno di quei pochi eletti che potrebbe anche giocare in porta ed è uno che quando è in campo può cambiare gli equilibri perchè è lui che dà equilibrio. E’ lui il miglior azzurro di questo 2013.

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