LE PAGELLE di Napoli-Lazio: sorpresa Jorginho, difesa solida. E quei fischi ad Insigne…

 

di AntonioPapa (Daicalcio @papalepapale)
Partita non indimenticabile, ma in questi casi è il risultato che conta e il risultato sorride al Napoli. Tanti spunti interessanti, su tutti la straordinaria prestazione di Jorginho, che in 90 minuti ha già preso per mano la squadra. Bene la difesa, bene anche un Inler che con il brasiliano al suo fianco sembra rinato. Da stigmatizzare invece gli incredibili fischi ad Insigne, di sicuro il peggiore in campo ma mai abbastanza da meritare un trattamento simile.
Reina 6 – Sicuro in un’uscita con i pugni nel primo tempo, l’unico vero sussulto di una partita in cui la Lazio incide poco sottoporta.
Maggio 6,5 – Dalle sue parti c’è un Keita scatenato, che cerca in ogni modo di scardinare la sua protezione ma ci riesce molto poco. Non molto propositivo ma attentissimo, utile ad arginare quello che è il pericolo maggiore.
Fernandez 6,5 – Poche sbavature, in realtà anche pochi pericoli. Un calciatore ritrovato, si giocherà il posto con Henrique al fianco di Albiol, ma il brasiliano può star certo che non sarà semplice prendersi quella maglia.
Albiol 6,5 – Lui è intoccabile, com’è normale che sia. Un’altra partita tranquilla, senza troppi sussulti, anche per merito della sua sicurezza là dietro. Magari ora con il nuovo difensore potrà tirare il fiato anche lui.
Reveillere 6 – Si rischia di essere ripetitivi a parlare sempre di compitino, ma anche oggi la sensazione è che stia sempre lì a tenere in caldo il posto a qualcun altro. Konko gioca un gran primo tempo, mandandolo al manicomio, poi entra Cavanda e si assesta.
Jorginho 7,5 – Piedino niente male sia nel breve che nel lungo, idee splendide, verticalizzazioni fulminee. E personalità da vendere, in grado di dare urlacci e trainarsi sulle spalle la squadra alla prima vera apparizione al San Paolo. Se Jorginho è davvero questo il Napoli ha pescato un campionissimo. Con un energumeno a coprirgli le spalle può andare ancora meglio. Waiting for Behrami, o chi per lui. (Dal 44′ st Dzemaili sv)
Inler 6,5 – Forse non abbiamo capito niente di questo compassato svizzero, che al fianco di un leggerino come Jorginho ritrova una brillantezza che non si vedeva da mesi. I passaggi li sbaglia e va bene, ma almeno si intravede una briciola di sicurezza in mezzi che comunque ha. Anche in questo caso è da rivedere contro una mediana più impegnativa di Onazi-Ledesma.
Callejòn 7 – Il più pericoloso nel primo tempo, ancor più incisivo nella ripresa, quando si fa vedere più raramente ma quando lo fa sa far sanguinare la difesa avversaria. Come in occasione del gol, che nasce da un suo missile dal limite dell’area. Che sia campionato o coppa lui c’è sempre e timbra con una regolarità che fa impressione.
Hamsik 6 – A sprazzi, ma si ricomincia a vedere il vero Marek. La sua progressione devastante negli spazi larghi, la sua visione di gioco, la leadership che gli consente di catalizzare la maggior parte dei palloni che arrivano lì davanti. In crescita, speriamo di rivederlo presto ai suoi livelli. (Dal 30′ st Pandev sv)
Insigne 5 – La sua partita è da dimenticare, fra appoggi sbagliati ed interminabili fasi di abulia assoluta. Ma sono molto peggio i fischi che gli riservano al momento della sua uscita alcuni imbecilli, che evidentemente si trovavano a passare da quelle parti e non sanno neanche cosa significhi aspettare le fisiologiche fasi alterne di un ragazzo di 22 anni in via di maturazione. Lascia il campo con rabbia, ferito a morte da quell’incomprensibile gesto che ha rovinato la serata a lui e a chi fa il tifo per lui. Una sola parola, anzi una sola sillaba: bah. (Dal 24′ st Mertens 6,5 – Il solito ingresso di grande spessore, utilissimo nell’aprire spazi per i compagni e sempre lucido nell’impostazione. Un altro che non sbaglia mai).
Higuaìn 6,5 – E’ curioso, ma proprio stasera segna il gol più “da centravanti” di tutta la sua esperienza napoletana. Casuale? Forse un po’, ma devi avere il fiuto di stare lì e i riflessi per quel movimento innaturale della gamba. Salva una partita che sembrava indirizzarsi blandamente verso i supplementari, e va bene così.
All. Benìtez 6 – Vittoria doveva essere e vittoria è stata, nonostante il “suo” Napoli sia ancora parecchio lontano. Incoraggiante l’esperimento Jorginho, ma c’è da dire che Reja col 3-4-3 gli porge parecchio il fianco. Restano comunque segnali incoraggianti in vista del campionato, senza considerare che le semifinali di Coppa Italia sono un risultato tutt’altro che trascurabile.

 

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