L’OMETTO O LO METTO? GIORNATA XXXVIII

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RISULTATI XXXVII GIORNATA

L’OMETTO: Cacciatore (6); Scuffet (3,5); Icardi (9,5); Dias (4,17); Baselli (6); Kaká (5); Krhin (4,33); Lodi (6 – d’ufficio); Ibraimi (6 – d’ufficio); Rigoni (5,5); Belfodil (4,33); Aquilani (6); Gastaldello (5); Jorginho (6,17); Biondini (9,83); Maksimović (5,67); Gargano (6 – d’ufficio); Dodô (6 – d’ufficio); Lichtsteiner (7,67).

MEDIA: 5,91

LO METTO: Toni (10); Di Natale (10,17); Hernanes (9,5); Ledesma (6 – d’ufficio); Denis (8,83); Montolivo (6); Bianchi (2,83); Bergessio (9,83); Ibardo (5,33); Théréau (5,83); Siligardi (5,83); Rossi (6,5); Gabbiadini (4,83); Pandev (6 – d’ufficio); Sansone (9,67); Bertolacci (5); Immobile (7,83); Lucarelli (4); Destro (4,67); Pogba (6,83).

MEDIA: 6,77

 

UDINESE-SAMPDORIA

L’OMETTO: Ex dal caratterino non proprio semplicissimo, Domizzi. Una frittata dopo l’altra nell’ultimo match casalingo col Napoli; a Udine rischia fortemente di ripetersi: Fiorillo.

LO METTO: Un bomber del suo calibro, quando (ri)comincia a segnare con continuità non c’è verso di fermarlo: Di Natale. Finale di stagione in crescendo: Soriano.

 

CATANIA-ATALANTA

L’OMETTO: Ha avuto quest’anno l’ingrato compito di non far rimpiangere il Papu Gómez; tutto sommato direi che non c’è riuscito affatto: Leto. Ormai la stagione dell’Atalanta ha ben poco da dire, per cui attenzione ad un probabilissimo Cigarini in pantofole.

LO METTO: Il Catania è retrocesso, ma non è certo colpa di Bergesso… ehm, di Bergessio! Favolosa la rete con cui ha appena steso il Milan; di solito quando non conta più niente è uno che si sa esaltare: Brienza.

 

GENOA-ROMA

L’OMETTO: Sfortunato protagonista della gara col Sassuolo, non vive certo il suo miglior momento da quando è sbarcato all’ombra della Lanterna: Vrsaljko. Gara nervosa, occhio a Nainggolan.

LO METTO: Burdisso, che vorrà dimostrare alla dirigenza giallorossa di essersi pesantemente sbagliati sul suo conto. Destro, chi altri sennò?

 

JUVENTUS-CAGLIARI

L’OMETTO: Tiriamo a caso… Asamoah. Sarà un pomeriggio lungo e difficile, per il pur bravo Rossettini di quest’anno.

LO METTO: Raggiungere Immobile è praticamente impossibile… o forse no? Tévez. Spesso autore di ottime prestazioni in quel di Torino: Cossu.

 

CHIEVO-INTER

L’OMETTO:Obinna, che magari vorrebbe dare un dispiacere ai suoi ex tifosi, ma che difficilmente ne sarà capace. Stagione poco più che mediocre, per il buon Taider.

LO METTO: Théréau, il “castiga-grandi”. Se riesce a trovare la continuità giusta, il talento di questo ragazzo è più puro della seta pura: Kovačić.

 

FIORENTINA-TORINO

L’OMETTO: Leggermente appannato, ultimamente: Borja Valero. Stessa cosa dicasi per Omar El Kaddouri

LO METTO: Si gioca le ultime chance per il Brasile, e volete che uno come lui se le lasci sfuggire? Pepito Rossi. Perché è un ex, ma soprattutto perché è un fenomeno con la “f” maiuscola: Cerci.

 

LAZIO-BOLOGNA

L’OMETTO: Bravo, sì, ma ancora non all’altezza della massima serie: Perea. Stagione, absit iniuria verbis, assolutamente ridicola: Acquafresca.

LO METTO: L’abbiamo consigliato settimana scorsa, ma non è sceso neanche in campo; ci riproviamo Ledesma. Morleo, uno degli ultimi ad arrendersi, anche se ormai “non c’è più niente da fare”. (cit.)

 

MILAN-SASSUOLO

L’OMETTO: Col Diavolo due reti in quarantaquattro partite di campionato. Un motivo ci sarà, che dite? De Jong. Viene da una grande prestazione condita addirittura da una rete. Per la legge dei grandi numeri, il prossimo tra una ventina d’anni: Biondini.

LO METTO: Un buon rientro contro l’Atalanta; che voglia salutare questa sfortunatissima annata coi fuochi d’artificio? El Shaarawy. All’andata segnò una “quaterna”, per cui… Berardi.

 

NAPOLI-VERONA

L’OMETTO: Reveillére, forse una delle pochissime note stonate del mercato azzurro 2014. A due reti dalla vetta, ma al San Paolo è durissima per tutti: Toni.

LO METTO: È il rimpiantissimo ex di turno, quello che forse avrebbe fatto più comodo al Verona che al Napoli, quest’anno: Jorginho. La sua velocità e abilità nello stretto potrebbero mettere in serissima difficoltà una retroguardia partenopea tutt’altro che scattante: Iturbe.

 

PARMA-LIVORNO

L’OMETTO: Da quando è diventato “vecchierello”, sembra aver smarrito completamente la via della rete: Marchionni. Inizio scoppiettante, finale decisamente meno: Greco.

LO METTO: Giusto dieci anni fa ci fu un Parma-Livorno finito 6 a 4: quaterna di Gilardino e tripletta di Lucarelli. Dieci anni dopo al loro posto ci sono da una parte Amauri e dall’altra Paulinho.

 

 

Alla prossima, e che il Dio del Fantacalcio vi abbia tutti in gloria!

 

di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)

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