COLPI DI JENIUS – I 10 giocatori che hanno caratterizzato i 10 anni del Napoli di De Laurentiis

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Da dieci anni, ormai, Aurelio De Laurentiis è alla guida del nuovo Napoli, risorto dalle ceneri di un fallimento che avrebbe potuto mettere la parola fine alla storia azzurra, ma che invece ha dato nuova linfa ad un progetto che, partito dal basso, prova a rialzare la testa ed in pochi anni si ritrova nuovamente nell’èlite del calcio mondiale.
Dalla stagione 2004-2005 alla 2014-2015, quella attuale: uno per ogni anno, analizziamo i calciatori più importanti della storia del recente del Napoli.

 

2004-2005 – Francesco Montervino –  Ultimo rimasto del Napoli pre-fallimentare, primo capitano storico del Napoli rinato grazie a De Laurentiis.
Resterà in azzurro per altri 5 anni, regalandosi una scalata dalla Serie C alla Coppa Uefa unica nella storia.

 

2005-2006 – Gennaro Iezzo – Il Napoli che centrò la promozione in B passava dalle mani di Gennaro Iezzo: lascia la A col Cagliari per tornare nella sua terra e difenderne i pali. Resterà a Napoli per 6 anni, da titolare e coprendo le spalle a De Sanctis.

 

2006-2007 – Emanuele Calaiò – L’annata spettacolare che si chiuderà con la promozione in massima serie al primo colpo ha tanti artefici, ma un nome e cognome abbastanza chiaro, il suo. L’arciere palermitano risulta ancor più decisivo che in Serie C in cadetteria; i suoi 14 gol lanciano il Napoli in vetta solo dietro alla Juve.
Nel 2008 lascerà l’azzurro per poi riabbracciarlo brevemente nel 2013: resta nel cuore di tutti i tifosi.

 

2007-2008 – Marek Hamsik – Il Napoli si rifà il trucco per salutare il calcio che conta a sei anni dall’ultima volta. E come una donna indossa il suo vestito migliore, il Napoli indossa il suo giocatore migliore: Marek Hamsik.
Diventerà ‘Marekiaro’ presto, e l’idolo di Fuorigrotta prima ancora, a soli 20 anni. Il gol contro il Milan al San Paolo la sua perla più bella.

 

2008-2009 – German Denis – Arriva dall’Independiente per spaccare tutti e prendersi l’Italia, ma non tutto va come sperato: fa il suo compitino, ed è anche tra i migliori realizzatori della squadra. Piace al pubblico nonostante le difficoltà; lascerà Napoli solo due anni più tardi.

 

2009-2010 – Fabio Quagliarella – Pagato 16 milioni di euro con un contratto quinquennale: alla fine andrà via dopo un solo anno. La storia di Quagliarella, odi et amo, sotto il Vesuvio si riassume così.
Doveva diventare il simbolo della squadra, invece dopo un solo anno darà il via all’arrivo dell’attaccante migliore della storia del Napoli nell’ultimo ventennio.

 

2010-2011 – Edinson Cavani – Arrivato in sordina, per sostituire Quagliarella, l’uruguaiano si trasforma in uno degli attaccanti più forti a livello mondiale. 104 gol, una Coppa Italia conquistata e il ritorno del Napoli in Champions League. In soli tre anni.
Il resto è storia conosciuta.

 

2011-2012 – Ezequiel Lavezzi – Arrivato nel 2007, sempre tra i punti fermi della squadra, la vera maturità del Pocho arriva nel suo ultimo anno d’azzurro. Segna il suo massimo stagionale da quando è a Napoli (11 tra campionato e Champions), e soprattutto trascina la squadra al suo esordio in Champions League.
Fa in tempo a prendersi la Coppa Italia prima di partire per Parigi.

 

2012-2013 – Lorenzo Insigne – Dopo i 18 gol in Serie B con la maglia del Pescara viene richiamato alla casa madre. Usato col contagocce al suo primo anno di A, riesce comunque a scrivere 5 gol nel tabellino personale. Due anni dopo deciderà con una doppietta la finale di Coppa Italia, la seconda vinta dalla squadra in tre anni.

 

2013-2014 – Gonzalo Higuain – I tifosi azzurri non fanno in tempo a salutare Cavani che devono accogliere il nuovo bomber. L’attaccante argentino li ringrazia e regalerà 24 perle nella sua prima stagione azzurra tra campionato e coppe. Anche Callejòn ha fatto di tutto per essere il migliore, ma tra Napoli e argentina c’è un filo che corre veloce.
La sua storia napoletana è appena all’inizio.

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

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