PAGELLONE 2014 – I centrocampisti: Hamsik negativo, De Guzman sorprende tutti. Gargano spegne le critiche

Marek Hamsik ©Getty Images
Marek Hamsik ©Getty Images


Discontinuo il 2014 dei centrocampisti napoletani. In rosa non ci sono calciatori che si sono messi in mostra più di altri nella zona nevralgica del campo. Marek Hamsik delude e non riesce mai a trovare la giusta posizione nello scacchiere tattico di Benitez. I nuovi acquisti estivi, invece, giocano al di sopra delle aspettative anche se mostrano carenze su più fronti. Ecco i voti all’annata dei centrocampisti partenopei:

I CENTROCAMPISTI: 

Hamsik 5 – Altra stagione negativa per lo slovacco. Con l’arrivo di Benitez è riuscito solo a far intravedere le sue grandi qualità tecniche e di inserimento. Sembra spaesato e fatica a trovare la giusta posizione in campo, il modulo dello spagnolo non lo favorisce. Sono più le partite incolori che le buone prestazioni. Annata mediocre.

Jorginho 6 – Nemmeno lui eccelle nel modulo adottato da Benitez: l’italo-brasiliano dà il meglio di sè in un centrocampo a tre. Arrivato nel mercato di gennaio, in questo primo anno di Napoli fa solo intravedere le sue buone potenzialità. E’ spesso discontinuo e non riesce a prendere per mano la squadra, cosa che farebbe ogni grande regista. Appena sufficiente.

Inler 6 – Lo svizzero prova a dettare i tempi di gioco ma sbaglia continuamente lanci lunghi o passaggi. In difesa va in difficoltà e non riesce sempre a garantire un aiuto ai difensori. Prova il tiro da lontano ma, fatta eccezione per qualche bel gol, spesso con risultati scarsi. In questi 4 anni di Napoli ha dimostrato di non valere i 18 milioni spesi. Solamente sufficiente.

De Guzman 6,5 – Ha una media gol da attaccante. Arrivato in sordina e tra mille critiche, toglie le castagne dal fuoco in più di un’occasione, segna una tripletta in Europa League e dispensa un assist straordinario nella finale di Supercoppa. E’ il migliore del suo reparto.

David Lopez 6 – Criticato e insultato in estate, anche lui gioca al di sopra delle aspettative. Talvolta appare lento e disorganizzato ma si fa trovare pronto in fase di interdizione. Ha più quantità che qualità, come dimostra quando deve impostare l’azione: sbaglia spesso passaggi facili e rischia di mettere in difficoltà l’intera squadra. Può fare di meglio.

Gargano 6,5 – I piedi sono quelli che sono. Walter non è conosciuto per la sua sciabolata morbida, come direbbe qualche telecronista, ma riesce comunque a caricarsi la squadra su di sè e a dare un aiuto nelle due fasi di gioco. E’ uno dei pochi leader presenti in rosa, ha quasi fatto dimenticare le tante critiche estive su di lui. Altamente positivo.

Radosevic s.v. – Nessuno riesce a spiegarsi perchè al croato non venga data la possibilità di mettersi in mostra magari in Serie B. In circa tre anni di Napoli è sceso in campo nove volte, troppo poco per crescere e acquisire esperienza. Impossibile da giudicare.

Behrami 6 – Nel modulo di Benitez non riesce ad esprimersi al meglio: va in difficoltà quando deve impostare l’azione, preferisce ‘rompere’ il gioco. Viene ceduto per far posto a David Lopez, scelta discutibile anche perchè non c’è stato un miglioramento sul fronte tecnico.

Dzemaili 6,5 – “Sono sempre i migliori che se ne vanno”, diceva il vecchio detto. Lo svizzero non è mai piaciuto a Benitez, ma ogni volta che è sceso in campo ha quasi sempre fatto buone prestazioni coronate talvolta da gol decisivi. Sono 6 in 29 apparizioni stagionali nello scorso anno, una delle migliori medie gol della squadra. Non era il più forte del suo reparto ma si rivelava spesso utile. Qualcuno lo rimpiange.

 

A cura di Mario D’Amiano

 

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