#CHIEVONAPOLI – La cronaca del match: Gabbiadini gol e fortuna. 2-1 in casa del Chievo e tre punti che valgono doppio

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A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

Per crederci ancora. Forse per cominciare a farlo. Il pomeriggio di cuore e passione del Napoli in quel di Verona è un mix di sensazioni positivi e baci della Dea Bendata.
Fermati i clivensi, allungata la striscia positiva (tre gare dopo Lazio e Genoa), bagnato con gol l’esordio di Manolo Gabbiadini, l’uomo venuto dal nord.
Ingredienti perfetti per guardare con positività alla settimana che sarà.

 

Ennesima formazione a sorpresa di Rafa Benitez: Britos sostituisce l’indisponibile Koulibaly al centro della difesa, ma è sulla trequarti che arrivano le maggiori novità. Gabbiadini fa il suo esordio dal primo minuto in maglia azzurra, e con De Guzman c’è Mertens dietro a Higuain.
Pellissier e Paloschi di punta nei padroni di casa per far male ad una difesa azzurra che soffre maledettamente le sortite in area.
Partenza equilibrata con due squadre che danno vita ad una bella partita: attacca il Chievo con Pellissier, la risposta del Napoli arriva da un cross teso di Mertens deviato dalla difesa di casa.
L’episodio che cambia il match è al 18°: assist di Higuain è illuminante per Gabbiadini che si invola in porta, sul batti e ribatti è Cesar l’ultimo a toccare e a buttarla in rete per la gioia azzurra.
La sorte ha però così un conto aperto con il Napoli; aperto e subito chiuso, perché al 25° è Rafael a respingere un cross dalla destra centrando in pieno Pellissier che, quasi incolpevole, sigla il pari.
Il gol subito rilancia la squadra di Rafa che si spinge all’attacco; si intendono molto bene Gabbiadini e Mertens, e Higuain per poco non riesce a siglare il raddoppio al 32°, scegliendo l’azione personale invece di premiare l’inserimento del solo De Guzman a centro area.
La risposta dei gialloblu arriva dai soliti noti: Birsa inventa, Pellissier e Paloschi mettono spesso in crisi i due centrali azzurri ma la retroguardia si salva fino alla fine del primo tempo.

 

Dopo l’intervallo sale in cattedra tutto il talento di Manolo Gabbiadini. La frazione la inaugura lui con una magia in area al 51°, ma il tiro a volo di destro si infrange su Bizzarri.
In un minuto il Chievo sfiora il raddoppio: siamo al 54° quando prima Pellissier e poi Zukanovic non riescono a pungere. Hetemaj tira largo dalla distanza due minuti più tardi, e nel miglior momento dei padroni di casa arriva il secondo vantaggio ospite: discesa di Mertens, Strinic crea la superiorità ed entra in area servendo Gabbiadini, che dal centro di gira e timbra il cartellino per la prima volta con la maglia del Napoli.
Comincia la girandola dei cambi: Maran lancia l’attacco del tutto per tutto, Rafa dà spazio a Callejòn e Hamsik rilevando proprio Gabbiadini e Mertens.
Entra anche Gargano per Jorginho per dare fiato alla mediana, mentre il neoentrato Meggiorini prova a far male a Rafael dal vertice dell’area ma senza successo.
La spinta del Chievo cresce e il Napoli spreca come al solito ottime ripartenze: la migliore capita sui piedi di De Guzman che al 77° spara alto davanti alla porta.
L’ingresso di Hamsik dà brio e geometrie all’attacco azzurro: dieci minuti più tardi è Higuain a fallire l’occasione giusta davanti a Bizzarri, poi ancora De Guzman non arriva di testa sull’assist dello slovacco.
Gli errori del Napoli lasciano in bilico il risultato: Radovanovic prova a far male nel terzo dei quattro minuti di recupero, ma Rafael stavolta c’è.
Dopo l’ennesimo errore di Hamsik davanti a Bizzarri, Banti fischia la fine e manda tutti negli spogliatoi evitando al Napoli l’ultimo assalto di casa.

 

Una vittoria con le unghie e con i denti.
Gli azzurri si affidano alla sorte e a Manolo Gabbiadini, l’uomo in più del pomeriggio scaligero. Un quasi gol e un gol decisivo che spengono le velleità del Chievo e rilanciano un Napoli che adesso vede la Roma ancor più vicina.
Sono cinque i punti rosicchiati nelle ultime quattro giornate, quattro quelli che adesso allontanano la squadra di Rafa dal secondo posto.
E con le contemporanee sconfitte di Lazio e Sampdoria, sale a cinque il margine dalle inseguitrici.
Lasciateci sorridere, per un pomeriggio.
Da domani testa all’Inter e ad un campionato che torna a tingersi d’azzurro nella sua sfumatura più convincente.

 

TABELLINO

 

Chievo (4-4-2): Bizzarri; Schelotto, Zukanovic, Gamberini, Cesar (dal minuto 81 Christiansen); Izco, Birsa (dal minuto 61 Botta), Hetemaj, Radovanovic; Paloschi (dal minuto 71 Meggiorini), Pellissier
A disposizione: Bardi, Seculin, Cofie, Sardo, Biraghi, Jallow All. Maran

 

 

Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Strinic; David Lopez, Jorginho (dal minuto 68 Gargano); Gabbiadini (dal minuto 65 Callejòn), De Guzman, Mertens (dal minuto 78 Hamsik); Higuain
A disposizione: Andujar, Colombo, Hamsik, Inler, Duvàn, Luperto. All Benitez

 

Arbitro: Banti di Livorno

 

Marcatori: 18’ Cesar (Autogol), 25’ Pellissier, 62’ Gabbiadini

 

Ammoniti: Botta

 

 

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