Wanderson Ferreira de Oliveira, l’alter ego del Mago Valdivia

Jorge Valdivia da grande voleva fare El Mago, ma ha finito per diventare un soprannome. La sua eleganza, il suo tocco, la sua intelligenza, macchiate dall’incostanza, hanno fatto innamorare un giovane brasiliano e la storia ha voluto che la maglia col nome del cileno si duplicasse presto. Wanderson Ferreira de Oliveira ha ammirato il centrocampista del Palmeiras fin da quando ha avuto occhi per guardare il calcio ed ha deciso di trasformare la stima in un mestiere a tempo pieno, già che Madre Natura gli ha donato il tocco palla del talento. Pochi anni fa i due Valdivia si sono incontrati ed abbracciati con un ringraziamento finale del più anziano con raccomandazione di impegnarsi per diventare migliore di lui. Wanderson ci sta provando e qualcosa suggerisce che gli riuscirà.

Biografia&Caratteristiche

Nato il quattro ottobre del 1994, Valdivia ha cominciato a calciare i primi palloni all’età di 12 anni, quando è stato ingaggiato nelle giovanili del Rondonópolis. A 17 anni, tuttavia, partecipa alla prestigiosa competizione Copa São Paulo de Futebol Júnior e viene immediatamente notato dagli emissari dell’Internacional de Porto Alegre. Valdivia, infatti, si consacra capocannoniere del torneo e mostra una spiccata intelligenza tattica. Basta poco al club Colorado per chiudere la trattativa con il Mato Grosso e portarlo tra le sue fila. La prima stagione all’Internacional è stata caratterizzata da sporadiche presenze e tanta gavetta, guadagnandosi però la stima dei compagni di squadra. Preso per mano da Charles Aranguiz ed Andres D’Alessandro, la sua preparazione al campionato 2015-2016 è stata impeccabile. Nel Gaucho ha dato prova dei suoi progressi con un posto fisso in squadra e ben sette reti. Per il tecnico Aguirre è diventato una pedina fondamentale, al punto che le gerarchie e le anzianità si sono ribaltate a favore della giovane promessa. La stagione di Serie A è appena cominciata ma Valdivia è già un protagonista annunciato. Essenzialmente è un centrocampista dall’impostazione offensiva, che si dimostra adatto anche al ruolo di esterno in un 4-3-3 o 4-2-3-1. Il talentuoso brasiliano è molto abile palla al piede e grazie alla sua intelligenza riesce a gestire l’azione di gioco, avendone anche un’ampia visione. Il suo destro si sta rivelando spesso e volentieri temibile dalla lunga e media distanza: la precisione nel tocco e nel passaggio fanno di lui un elegante giocoliere del pallone. Il goal è la sua concessione più abituale: nonostante non sia un bomber, calcia spesso e volentieri verso la porta avversaria, centrando il bersaglio. Dai compagni di squadra è considerato una risorsa preziosa per la rapidità e la generosità: diverse volte si ritrova a ripiegare e recuperare la sfera. Da migliorare è la prestanza fisica, poiché è molto leggero ed alla lunga ciò potrebbe mandarlo in difficoltà nel confronto diretto con l’avversario.

Notizie dal futuro

Durante lo scorso anno sono giunti a Porto Alegre i primi sondaggi da parte delle squadra europee più blasonate. Sulle spalle di Wanderson pesa il dovere e l’onere di consegnare al calcio un nuovo Valdivia ma più costante ed equilibrato. Spagna ed Inghilterra sembrano le più decise a portarlo nel Vecchio Continente, ma nessuna offerta ufficiale è ancora giunta in terra verde-oro. Di questo giovane brasiliano se ne sentirà parlare un gran bene, quindi meglio digitare il prima possibile il numero del presidente Giovanni Luigi. Chi ha tempo, non aspetti tempo.

 

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)

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