Si chiude nel peggior modo possibile il deludente biennio di Rafa Benitez sulla panchina del Napoli. Venuto all’ombra del Vesuvio per fare meglio del suo predecessore Mazzarri, lo spagnolo lascia il San Paolo dopo poche gioie e tante, forse troppe, delusioni. La sconfitta di ieri sera contro la Lazio nella ‘finale’ del San Paolo ha decretato il fallimento partenopeo: il Napoli chiude il campionato addirittura al quinto posto, superato anche dalla Fiorentina di Montella. Delusione totale tra i tanti tifosi arrivati in massa allo stadio per supportare la squadra. Gli uomini di Pioli festeggiano e lasciano Napoli con altri tre punti in tasca. Adesso dovrà iniziare una vera rivoluzione nel prossimo mercato estivo.
Sugli altri campi si gioca per onorare il proprio campionato fino alla fine o per obiettivi personali. Icardi raggiunge il 38enne Toni sulla vetta dei bomber, mentre Tevez non riesce nella sua personale rimonta. Higuain, l’attaccante costato 40 milioni agli azzurri, sbaglia il quarto rigore stagionale e si ferma solamente a quota 18 gol. La classifica vede la Juve stravincere l’ennesimo campionato, con Roma, Lazio, Fiorentina e Napoli in netto ritardo. Il Genoa conquista sul campo il piazzamento in Europa League, anche se sarà decisivo il ricorso presentato al Coni per accedere alla competizione. In caso contrario sarà la Samp del folkloristico Ferrero a festeggiare. Retrocedono, infine, Parma, Cesena e Cagliari.
Il fallimento di Benitez è lampante. Il suo Napoli è la 12^ difesa di Serie A, avendo subito addirittura 54 gol (media di 1,42 gol a partita e ben 13 gol in più rispetto al Chievo!). E la matematica dice che nemmeno l’attacco, che sulla carta sembra il migliore del torneo, può vantare numeri eccelsi, dato che Lazio e Juve sono riuscite a far meglio. La disastrosa stagione, iniziata con la cocente delusione del preliminare Champions perso, finisce nel modo più brutto possibile. Benitez lascia macerie difficilmente eliminabili, adesso tocca a De Laurentiis (reo di un calciomercato votato al massimo risparmio) riportare i tifosi partenopei ai livelli che più gli competono.
di Mario D’Amiano
