a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Sono nati a più di 480 chilometri di differenza, e a cinque anni di distanza l’uno dall’altro, e forse mai avevano pensato che sarebbero stati così vicini lontani da casa.
Strade non proprio in parallelo, fino a quando il loro presente non ha fatto rima con Napoli. Eppure le storie di Pepe Reina e di José Callejòn hanno rischiato di incrociarsi più volte: il primo, nasce a Madrid ma comincia a giocare per i grandi rivali del Barcellona, il secondo la maglia catalana non può proprio vederla, visto che è poi diventato un simbolo del Real quando ha vestito con partecipazione la maglia merengue.
Il loro destino si incontra nel segno di un nome e cognome molto precisi: Rafael Benitez. Il tecnico spagnolo, appena arrivato a Napoli, stende la sua lista dei desideri. In cima a questa, il loro nome. Per motivi diversi: Reina è il faro da portarsi indietro anche in Italia dopo gli anni ad Anfield, José è invece il top player da mostrare al mondo, perché il Real è il Real, ma ha bisogno di continuità, spazio e fiducia per esplodere definitivamente staccandosi dall’ombra di Cristiano Ronaldo.
TRA PALAZZO SAN GIACOMO… – Se De Magistris dovesse avere problemi nei prossimi mesi, i napoletani saprebbero già a chi affidare le chiavi della città. Così come hanno già affidato quelle della squadra.
L’anno passato lontano da Napoli non pare essere passato per Pepe Reina, che dalla città se n’era andato in punta di piedi e ci è tornato da soluzione vincente.
La porta azzurra ha di nuovo un padrone tra i migliori del ruolo nel continente, ed è già risultato decisivo in molte partite disputate fino ad oggi.
L’importanza di Reina, però, non si esaurisce in campo: il netto cambiamento di tendenza della squadra e di calciatori come Higuain e Albiol è sicuramente merito suo (oltre che di Sarri).
Insomma, palazzo San Giacomo aspetta già il suo nuovo sindaco; per il momento, però, meglio tenerlo ancora in campo.
…E I QUARTIERI – A poca distanza dal centro del potere cittadino vive la parte forse più ricca di storia della città.
E chi potrebbe rappresentare meglio i Quartieri spagnoli se non uno spagnolo purosangue come Callejòn? La sua rinascita passa dal modulo, dalla ritrovata voglia di giocare, dal nuovo spirito di rivalsa che si respira in città.
Che Reina avesse un impatto decisivo lo si poteva immaginare, ma molti in estate avevano già messo le valigie in mano a José, onvinti che con la partenza del mentore Benitez fosse automatico anche il suo addio.
Ma Sarri, che sciocco non è, non rinuncia di certo ad un calciatore così eclettico, tanto da farlo diventare l’ago della bilancia della squadra.
Segnerà forse meno gol di quanto abbia fatto in passato,ma da padrone del ruolo risulterà spesso decisivo nell’economia della partita.
Archiviata anche l’ansia da nazionale che l’aveva spesso colpito la scorsa stagione, Callejòn può essere il vero punto di svolta della stagione azzurra.
Una svolta tutta rossa, come le furie spagnole che vestono l’azzurro Napoli.
La città li ha già eretti a beniamini di un intero popolo, di un territorio che con la Spagna fa rima.
Non resta che portare ancora tra le strade la gioia già vista negli ultimi anni.