GLI AVVERSARI – Holly e Benji

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

La vittoria contro l’Hellas Verona ha rianimato il Napoli, che aveva trascorso una pessima settimana fra cocente sconfitta di Udine e le polemiche arbitrali. E con questa serenità ritrovata gli azzurri affronteranno l’Inter in una delle due trasferte più insidiose di questo finale di stagione. I nerazzurri, dopo un periodo di crisi, hanno ritrovato un minimo di continuità di risultati, con una sola sconfitta (in casa contro il Torino) nelle ultime cinque partite.

ALLENATORE. Annata travagliata per il buon Roberto Mancini, con tanti alti e bassi, sia in campo che fuori. La società lo ha accontentato in ogni richiesta, ma i risultati non sono quelli sperati. Erick Thohir, dopo aver speso così tanto in estate e in inverno, si aspettava quantomeno il terzo posto e quindi la qualificazione in Champions League. Traguardo ancora possibile, ma decisamente difficile visti i 6 punti di distacco attuali dalla Roma.

COME GIOCA. 4-2-3-1

Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Miranda, Nagatomo; Kondogbia (Felipe Melo), Medel; Perisic, Brozovic (Palacio), Ljajic; Icardi.

Fin dall’inizio del campionato, Mancini non ha mai avuto un vero e proprio modulo di riferimento. Ne ha cambiati davvero molti, e forse uno dei tanti problemi dell’Inter legati al gioco è stato proprio questo. Una squadra senza identità, che punta molto sulle individualità piuttosto che sulle manovre collettive. Anche per questo non è stata una stagione da incorniciare per Icardi, il quale ha bisogno di rifornimenti adeguati per sfruttare al meglio tutte le sue qualità.

Intanto però, nonostante le difficoltà, il bomber argentino ha messo a segno 14 reti in campionato (gli stessi del tanto elogiato Dybala), 50 in 100 partite di Serie A con la maglia dell’Inter. Numeri da capogiro per un attaccante formidabile, che potrebbe fare molto ma molto di più in un altro contesto tattico. Un calciatore chiave per Mancini è Brozovic, centrocampista croato con importanti mezzi tecnici. Negli ultimi mesi è cresciuto tanto, e di conseguenza è cresciuto anche il tasso qualitativo di tutta la squadra. Quando è in giornata, sa come far male. Proprio come Ljajic, che in nerazzurro sta sfoggiando prestazioni di altissimo livello. Fondamentale anche il lavoro di Medel in mezzo al campo: un pitbull cattura palloni di cui il Mancio proprio non può fare a meno.

L’UOMO CHIAVE. Icardi e Handanovic come Holly e Benji. Non può che essere Maurito l’uomo più pericoloso dell’Inter. Ha il gol nel sangue, bomber puro: guai a concedergli un’occasione da rete. In una squadra più organizzata potrebbe fare addirittura meglio. Un altro uomo chiave è sicuramente Samir Handanovic, l’ostacolo più grande da superare prima di andate a segno. Una saracinesca, ma soprattutto un para rigori d’eccellenza.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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