Sarri carica il Napoli: “Non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo. San Paolo fondamentale”

Sarri allenatore
Sarri ©Getty Images

 

L’ultima gara dell’anno, anche la più importante, quella che varrà per il Napoli l’accesso diretto alla Champions League. Il Napoli attende il Frosinone, contro cui saluterà per quest’anno i tifosi al San Paolo e cercherà la vittoria che vorrebbe dire entrare nell’Europa che conta dalla porta principale.
Ultima partita ed ultima conferenza stampa per un Sarri più carico che mai, in attesa che il suo Napoli gli dia le risposte che s’aspetta.

OBIETTIVO CHAMPIONS – “C’è bisogno di concentrazione e ho un po’ di preoccupazione, perché il clima intorno alla squadra non è quello giusto. Affronteremo una partita importante che per noi potrà anche riservare difficoltà. La squadra si è preparata al meglio, ma non vive sotto una campana di vetro: vincere è sempre difficile, gli eventi di Atletico Madrid ed Ajax nell’ultima settimana lo hanno dimostrato una volta di più”.
Poi una nota sul tifo azzurro, che ha accompagnato il Napoli per tutta la stagione e domani sarà ancor più fondamentale. “Sappiamo che il San Paolo ci darà una mano, ma domani sarà più importante che mai. I risultati sono stati importanti per far tornare il pubblico allo stadio, ma i ragazzi hanno soprattutto dimostrato al loro pubblico che se la potevano giocare con tutti, e di questo sono orgoglioso”.

BILANCI DI FINE ANNO – Ma vincere lo scudetto è impresa possibile? “Credo di essere stato l’unico ad un certo punto dell’anno a dire che la Juventus avrebbe vinto il campionato. Hanno dimostrato di essere i più forti ancora una volta, più delle altre volte. Vincere contro questi qui era quasi impossibile.
Noi abbiamo già fatto record di punti, entriamo nella storia ma la testa deve restare concentrata su domani e sull’ultima partita, per poter riportare il Napoli in Champions per la quinta volta”.
L’ingresso in Coppa sarebbe per Sarri il momento più alto della carriera da allenatore. “Gli obiettivi valgono per quanto li sentì dentro, nel tuo intimo. Sicuramente la Champions sarebbe il traguardo più alto della mia carriera, ma per il momento non ci penso, tocco ferro e penso alla gara di domani”.
Ma la stagione azzurra è stata sicuramente oltre ogni aspettativa di inizio anno, questo Sarri lo sa. “Se me lo avessero detto a luglio avrei risposto che mi pareva difficile, ma le qualità della squadra io le ho avvertite subito.
In testa ho solo la gara di domani, perché contro una squadra che vince 26 gare su 27 ci sono pochi rimpianti da poter avere.
Sicuramente qualcosa abbiamo sbagliato nel corso dell’anno, ma questo fa parte dello sport; a fine anno ci metteremo a tavolino per capire cosa e dove abbiamo sbagliato”.

HIGUAIN E IL FUTURO – “Non mi sento un punto fisso di questa squadra, ma uno che ha dato una mano per provare a migliorare”. Sarri non pensa a quel che sarà da domenica, ma solo a quanto succederà in campo domani sera. “Mi sono messo a disposizione dei calciatori, sono loro che vanno in campo ed il merito, in larga parte, per quanto fatto è stato loro. Sono stati disponibili sin dal primo momento e mi hanno seguito tutti, dal primo al più affermato”.
Protagonista della stagione azzurra è stato senza dubbio Gonzalo Higuain, capocannoniere del campionato e tra i più prolifici del continente. “Il merito non è mio, ma della mamma. Gonzalo mi dice che sono come suo padre, perché lo critico sempre. Ma credo che questo mio modo di fare gli sia servito per rendere al meglio. È un calciatore straordinario, che ha qualità, io dall’esterno pensavo giocasse sempre al di sotto delle sue qualità, ma quest’anno ha fatto il massimo. E può ancora migliorare secondo me”.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

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