@NCLiveCom – Arrigo Sacchi a ‘Casa Surace’: “I napoletani sono speciali! I miei consigli ad Insigne, Gabbiadini e Jorginho”

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Premessa: questa non è un’intervista. Questo è il racconto di un ragazzo che per gioco si è ritrovato a partecipare alla realizzazione di un video, uno dei tanti video girati insieme a degli amici storici che però adesso sono diventati importanti e quindi girano anche importanti commercial per sponsoroni internazionali. Il caso vuole che quel ragazzo, cresciuto quando il Napoli di Maradona – il ‘suo’ Napoli – sfidava il Milan degli olandesi, sia anche un appassionato di calcio e di mestiere faccia il giornalista sportivo, direttore di Napolicalciolive.com e mille altre cose che a raccontarle faremmo notte. Immaginate quindi l’emozione di ritrovarsi per una giornata intera fianco a fianco con Arrigo Sacchi, l’uomo che ha reso grande quel Milan e che è passato alla storia come un rivoluzionario del calcio, al punto di fermare gli orologi ovunque vada. “Qualche settimana fa siamo sbarcati a Barcellona – racconta Luciano Sabadin, il suo agente – Si è bloccato un intero aeroporto. Succede così ovunque andiamo”. Una star, ma anche un gran personaggio. Lasciate che ve lo racconti.

ARRIGO SACCHI A CASA SURACE – Ora posso parlare: è stata dura stare zitti per tanto tempo. Un mesetto fa Arrigo Sacchi ha passato una bella giornata a Napoli, precisamente a via Salvator Rosa, ancor più precisamente a ‘Casa Surace’. Se non sapete di cosa stiamo parlando vuol dire che avete qualche problemino con la vostra ADSL, in ogni caso vi do modo di rimediare guardando il video allegato a questa storia (le prossime puntate usciranno nei prossimi giorni). Appuntamento alle 8 di mattina. Oltre ad essere dei dormiglioni tiratardi, noi di solito non riusciamo a stare più di cinque secondi senza ridere o sparare qualche minchiata. Oggi invece a Casa Surace non vola una mosca, tutti tesissimi in attesa dell’arrivo di Sacchi, visto che bene o male tutti siamo lievemente malati di calcio. Suona il campanello, lui entra in casa e ci mette trenta secondi ad allentare la tensione: “Wow, la sfogliatella, quasi quasi approfitto. Quale mi consigliate, la riccia o la frolla? Tu quale prenderesti? Vedo che di mangiare te ne intendi”, dice rivolgendosi a me, che non sono propriamente un figurino. Da lì in poi è tutto in discesa, Bruno e Riccardo (Pasqui e Ricky dei ‘Terroni’, ndr) sono più avidi di me e passano tutti i momenti di break a fare il terzo grado al ‘Mister’, che comunque non si tira certo indietro. Anzi, fra un “ciuouto” e un “bello di szio” ci fa fare pure qualche risata, prendendo tutto con grande ironia. Pensate che la produzione aveva chiesto una stanza-camerino solo per lui, prontamente accordata. Ma non ci è mai entrato, è rimasto tutta la giornata in cucina a chiacchierare con noi. Che non aspettavamo altro.

SACCHI E GLI ‘AZZURRI’ DEL NAPOLI – Sul piano professionale è come lo vedete in tv. Un professore universitario, un uomo che trasuda calcio ad ogni passo e muore dalla voglia di condividerlo. Saltando dalla tattica alla letteratura, dall’arte al cinema agli aneddoti più succosi e ‘piccanti’ del passato (che non condividerò, altrimenti che privilegiato sarei?), per me passare la giornata chiacchierando di calcio con Arrigo Sacchi è come se uno dei miei amici avesse girato un video – che so – con Kubrick o con Tarantino. A Casa Surace siamo tutti azzurri sfegatati, quindi a parte gli aneddoti su Maradona siamo interessati soprattutto a sapere il Mister cosa ne pensa del Napoli attuale, quello che all’epoca delle riprese si stava ancora giocando lo scudetto con la Juve: “Sarri è un ottimo allenatore, è riuscito a tirare fuori il meglio dalla squadra nonostante l’enorme gap tecnico con la Juve. L’ho detto a più riprese in televisione: un calcio così bello in Italia lo propongono lui e pochi altri emergenti, fra cui ad esempio Di Francesco del Sassuolo. Peccato se non riesce a vincere lo scudetto, è stata una bella cavalcata”. Da responsabile del settore giovanile dell’Italia, Sacchi ha conosciuto da vicino anche alcuni dei talenti azzurri, su tutti Insigne e Gabbiadini: “Manolo tecnicamente è fortissimo, ha una facilità di calcio impressionante. A mio avviso deve fare un piccolo step sul piano della personalità per diventare un calciatore completo e per fare il definitivo salto di qualità, così come Jorginho, regista lucidissimo ma secondo me ancora un po’ acerbo. Lorenzo Insigne invece è cresciuto molto, ha acquisito sicurezza, lo si vede dalle giocate che fa. Se potessi dargli un piccolo consiglio gli direi solo di pensare meno alla giocata individuale. Che tiri in porta o che provi l’assist al compagno sembra sempre un po’ autoreferenziale. Quando riuscirà a trovare la chiave giusta su questo aspetto sarà un trascinatore anche per la Nazionale”.

SACCHI E NAPOLI – La giornata scorre via che è un piacere, anche perché si instaura un’atmosfera amichevole e frizzante fra noi e l’entourage di Sacchi, complici anche i ragazzi di Casa Surace, da Simone ad Andrea, da Alessio a Daniele, che per fortuna hanno una concezione molto scanzonata del termine ‘lavorare’. Arrivano le pizze, ci si prende in giro sul consumo smodato di M&M’s (lo sponsor ne aveva inviati un bel po’ per sicurezza e per poco non finivano tutti, soprattutto per colpa mia), si stringe amicizia ma naturalmente si sta soprattutto attenti a non farsi scappare una sola battuta di Mister Sacchi. Svicola abilmente quando gli facciamo le domande scomode: molto diplomatico su Ibrahimovic e Allegri, glissa elegantemente anche quando ci facciamo scappare qualche battuta maliziosa su Berlusconi. Naturalmente le domande più cattivelle arrivano dai ragazzi, Bruno, Riccardo, Duilio. Loro sono molto più ‘giornalisti’ di me, che a fine giornata mi smaschero rivelandogli il mio mestiere, non senza un po’ di timore dopo essere stato furbamente ‘anonimo’ per ore, giusto per non inibirlo. La sua risposta è più scherzosa che preoccupata: “Ah bravo, te la sei tenuta nascosta eh? Adesso mi raccomando, non scrivere niente di quello che ho detto”. Diciamo che nei limiti del possibile ho rispettato le sue volontà. Si finisce quando è già buio dopo qualche decina di inevitabili selfie. Sacchi sembra molto contento e (dai, fatemi vantare un po’!) trova l’occasione per farci i complimenti: “Mi sono divertito davvero molto oggi. Ho già fatto qualcosa del genere in passato ma con voi non è sembrato minimamente che stessimo lavorando. L’ho sempre detto che i napoletani sono speciali: ogni volta che vengo qui è una piacevole riscoperta e anche sul lavoro siete bravi a sdrammatizzare e rendere tutto più leggero”.

 

di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa)

 

 

 

 

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