@NCLiveCom – Mancini (pres. San Marino): “Vi racconto Diawara. Non chiamatelo testa calda”

Amadou Diawara
Amadou Diawara (©Getty Images)

In vista del probabile addio di Mirko Valdifiori (destinazione Torino), il Napoli è sulle tracce di Amadou Diawara del Bologna. Gli azzurri hanno trovato subito un accordo con gli emiliani sulla base di 20 milioni – superando così la concorrenza della Roma -, ma nelle ultime ore la trattativa ha subito un rallentamento per volere di Maurizio Sarri, che ha ancora qualche dubbio in merito. In ogni caso, il calciatore, di comune accordo con il suo agente, ha già deciso di lasciare i Felsinei, con cui il rapporto è ormai ai ferri corti da tempo.

Diawara è sicuramente uno dei centrocampisti più interessanti del nostro campionato e non solo. Classe 1997, ha dimostrato di avere delle qualità eccelse, soprattutto dal punto di vista tattico. Per conoscerlo meglio, NapoliCalcioLive.com ha intervistato in esclusiva Luca Mancini, presidente del San Marino, squadra in cui ha iniziato la sua carriera.

Mancini ci ha così raccontato la storia del trasferimento di Diawara al San Marino: “Lo abbiamo visto per la prima volta in un torneo in Guinea e lo abbiamo selezionato subito. E’ arrivato da noi nel maggio del 2014. In panchina avevamo un allenatore spagnolo che lo ha subito inquadrato ed esaltato“. Ma questo club è stato importante per lui non solo dal punto di vista calcistico: “Quando è arrivato era un ragazzino e aveva con sé pochi effetti personali. Lo abbiamo aiutato a crescere, anche perché la famiglia era lontana“. Una precisazione: “Vorrei sottolineare che lo abbiamo scoperto noi e non i tanti che si sono presi il merito nell’ultimo periodo“.

Portarlo via dalla Guinea non è stato per nulla semplice. Mancini spiega: “Abbiamo penato per via della documentazione, ma ci credevamo tanto, siamo sempre stati convinti. Quello che più mi ha impressionato di lui era la sua personalità: aveva le idee chiare, voleva fare il calciatore. Un diamante grezzo da pulire. Non ci dimentichiamo che lui non ha mai fatto il settore giovanile… Ha una forza incredibile. E questo mi ha colpito. E’ venuto dal nulla ed è arrivato in Serie A“. Poi la rivelazione sulla Juventus: “Un osservatore bianconero è stato qui una settimana a vedere gli allenamenti, ma lo ha scartato perché secondo lui non era pronto“.

Una piazza come quella napoletana non è facile da gestire, soprattutto per un ragazzo così giovane. Ma il numero uno del San Marino non ha nessun dubbio: “Non ha paura di niente, né dello stadio e né della piazza. Non sono discorsi che gli interessano: che siano due persone o 50mila, gioca sempre allo stesso modo. Deve migliorare, certo, ma non ha timore“. Il Napoli per lui sembra disposto a spendere una cifra molto alta. Per Mancini è un affare da fare: “Corvino è stato bravo a crederciIl Bologna lo ha pagato 800mila e oggi può chiudere una plusvalenza clamorosa. Secondo me a 15 milioni si può chiudere. Fra due o tre anni lo puoi rivendere a 50 milioni ad una squadra di Premier o della Liga. De Laurentiis, come abbiamo visto anche di recente, è molto bravo a fare questo tipo di operazioni, che è anche patrimoniale“.

Attualmente, con il Bologna, sta vivendo una situazione molto particolare. Qualche settimana fa non si era presentato alla convocazione del ritiro e anche Roberto Donadoni non aveva speso parole dolci per lui. In molti lo hanno etichettato, dopo questa vicenda, come una testa calda. Non è di questo avviso Mancini: “Il problema è stato un altro. Lui aveva un accordo con il Valencia a un milione di euro per cinque anni, ma i rossoblu hanno rifiutato l’offerta di 12 milioni. Il ragazzo l’ha presa malissimo, anche perché era un discorso di carriera personale. Il Bologna sapeva però di poter ambire a cifre più alte. La situazione comunque è stata gestita male: è molto giovane e si fida delle persone che ha intorno e non aggiungo altro… Ma non chiamatelo testa calda“.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

Impostazioni privacy