Napoli, utilizzati tutti i ricavi delle cessioni

Aurelio De Laurentiis ©Getty Images
Aurelio De Laurentiis ©Getty Images

Dubbi, sospetti e critiche. L’ultima sessione di calciomercato del Napoli è stata caratterizzata soprattutto dalla poca fiducia dei tifosi napoletani nei confronti di Aurelio De Laurentiis. Intascati i soldi della cessione di Gonzalo Higuain, ci si aspettava una campagna acquisti differente magari con un top player in grado di rimpiazzare il Pipita. Questa volta però la società azzurra ha intrapreso una strada diversa, puntando su giovani di talento ed in grado già ora di mettere pressione ai titolari. Ciò che però ancora non è chiaro è se De Laurentiis abbia realmente spesso tutto quello che è riuscito a guadagnare dalle cessioni. A fugare ogni dubbio ci ha pensato Marco Bellinazzo, esperto di economia applicata al calcio de Il Sole 24 Ore.

Il giornalista, in un’intervista al ‘Corriere del Mezzogiorno’ ha analizzato la situazione: “Al netto delle varie formule usate si può dire che il Napoli ha utilizzato tutti i ricavi delle cessioni. Sono arrivati calciatori con stipendi in linea con i parametri del Napoli, ma non c’è più Higuain che da solo costava 11 milioni all’anno. Quindi si può ragionevolmente pensare che il monte ingaggi sia cresciuto di 10-15 milioni, la cifra può salire intorno ai 20 considerando i rinnovi, come quello di Hamsik. Sono cresciute le spese tra ingaggi e ammortamenti. Ora la sfida è aumentare in maniera strutturale i ricavi. Credo che la società abbia assunto questi impegni con maggiore serenità rispetto al passato per la riforma della Champions, dal 2017-2018 quattro italiane andranno direttamente ai gironi e gli introiti della competizione cresceranno”.

Il bilancio dello scorso anno si è chiuso in rosso. “Credo sarà così anche per quello 2016. Quello successivo si potrebbe chiudere con un utile, dipenderà molto dal cammino in Champions. Ma anche se non dovesse andare così, non sarebbe preoccupante”.

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