IL PRECEDENTE – Quando il Benfica estromise gli azzurri dall’Europa

Benfica-Napoli © Getty Images
Benfica-Napoli © Getty Images

Mercoledì sera Napoli-Benfica rischia già di essere un match decisivo per il proseguimento dell’avventura degli azzurri in Champions League: la squadra di Maurizio Sarri affronta la capolista del campionato portoghese, oltre che campione in carica del torneo e compagine espertissima nella massima competizione europea per club. Il San Paolo farà registrare probabilmente il tutto esaurito per spingere gli azzurri verso un’impresa che garantirebbe la seconda vittoria consecutiva nel girone. Il Napoli avrà il dovere di giocare per sé stesso, per la città e per gli spettatori, ma anche per vendicare l’unico grosso precedente da registrare contro il Benfica. Un precedente che, purtroppo, non sorride agli azzurri.

La speranza

Stagione 2008-2009: arrivato ottavo in campionato nell’annata precedente, il Napoli si guadagna il diritto di disputare l’ultima edizione della Coppa Intertoto, che andrà in pensione dall’anno successivo. Gli azzurri battono l’avversario di turno, il Panionios, per 1-0 sia all’andata che al ritorno, con le reti siglate da Bogliacino e Hamsik. La squadra di Reja accede così al preliminare di Coppa Uefa: l’avversario da battere per superare il turno è la compagine albanese del Vllaznia. Anche qui il doppio confronto non concede sorprese, con gli azzurri che ipotecano il passaggio del turno con lo 0-3 della gara d’andata per poi umiliare gli avversari al San Paolo con un 5-0 senz’appello. I tifosi cominciano ovviamente a sognare: dopo appena un anno dal ritorno in Serie A, il Napoli rischia di essere già protagonista in Europa. Il primo turno, l’ultimo prima della fase a gironi, riserva al team partenopeo proprio il Benfica come avversario. I portoghesi sono l’ultimo ostacolo verso i raggruppamenti e rappresentano un avversario di grande qualità, oltre che ovviamente ostico.

La gara d’andata si gioca al San Paolo e dunque in casa degli azzurri: l’ex Cagliari David Suazo porta in vantaggio i suoi al 16′, siglando il primo gol subito dal Napoli in Europa dopo quattro giornate di imbattibilità. Nei minuti successivi arriva però la svolta: al 18′ Vitale e al 19′ Denis ribaltano il risultato portando gli azzurri avanti per 2-1. Nel secondo tempo è Christian Maggio a siglare la terza rete al 54′. Il Napoli deve solo cercare di gestire il risultato ma purtroppo al 59′ Luisao segna il gol del 3-2 definitivo. Una vittoria importante per Reja e i suoi ragazzi ma che purtroppo dà ancora chance ai portoghesi di qualificazione.

Il sogno infranto

Ezequiel Lavezzi © Getty Images
Ezequiel Lavezzi © Getty Images

Il Da Luz è ovviamente tutto per gli idoli casalinghi nella gara di ritorno. Il Napoli arriva nell’arena del Benfica con grande fiducia e voglia di fare bene. La fase a gironi è a portata di mano, servono attenzione in difesa e un po’ di fortuna. Entrambe le cose, purtroppo, verranno meno: dopo un primo tempo in cui gli azzurri avevano retto, al 57′ arriva la rete di Reyes che distrugge ogni certezza. Il Napoli è costretto ad attaccare e colpisce anche un palo con Cannavaro sugli sviluppi di calcio piazzato ma all’84’ l’ex attaccante della Fiorentina Nuno Gomes chiude i giochi con il 2-0 finale: il Benfica si guadagna la fase a gironi mentre il Napoli esce prematuramente dall’ultima edizione della Coppa Uefa. Una squadra che pagò soprattutto l’inesperienza dei giocatori e del suo allenatore, mai abituati a palcoscenici così importanti contro avversari tanto blasonati. L’immagine della resa definitiva è ben incastonata nelle menti dei più attenti tifosi azzurri da un episodio piuttosto indicativo: il cambio a sorpresa di Ezequiel Lavezzi, con il Pocho che esce dal terreno di gioco discutendo con un Reja non soddisfatto dei suoi movimenti, per poi sedersi tristemente a terra.

Dopo 8 anni le cose sono ovviamente cambiate: il Napoli si è imposto come una delle squadre più forti d’Italia e d’Europa e ha guadagnato grande esperienza nelle competizioni europee. E al San Paolo, ne siamo sicuri, ci sarà la possibilità di sperare in una vendetta servita su un piatto freddissimo.

Claudio Agave

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