RIVINCITA CHAMPIONS – 1022 giorni dopo l’Arsenal, il San Paolo torna in Europa

Sarri Napoli Milan
Sarri ©Getty Images

 

Sono passati esattamente 1022 giorni da quella notte del dicembre di tre anni fa, quando il Napoli ebbe la meglio dell’Arsenal, ma dovette chiudere con le lacrime di Higuain. Il destino gioca brutti scherzi e allora può capitare che alla seconda partecipazione in Champions League della tua storia accumulare 12 punti non basti a passare il turno. È una rarità, ma il Napoli di Rafa Benitez ci riuscì, ed a testa alta dovette salutare Borussia Dortmund e Gunners che a braccetto approdarono al turno successivo. In quel momento, però, Napoli si era messa sulla mappa: tutta Europa parlava della squadra azzurra, capace di far tremare le big del continente e di essere insuperabile in quel suo catino, il San Paolo, che tutti tornarono a ricordare dopo le gesta di Diego. La partecipazione del 2013 assunse più fascino di quella di due anni prima, nonostante stavolata non si fosse arrivati agli ottavi; e si chiuse tutto, calando il sipario su una serata sportivamente tragica e con la promessa di rivedersi presto per non lasciarsi più.

TRE ANNI D’ATTESA

Così presto non è stato, ma il Napoli è cambiato tanto in questi tre anni. In panchina non c’è più Rafa dopo averci provato senza successo l’anno successivo; ora Maurizio Sarri, debuttante dalle belle speranze, deve raccogliere quel testimone e riportarlo al centro del San Paolo, 1022 giorni dopo.
Dall’Arsenal al Benfica, più di 24500 ore di attesa per ogni tifoso napoletano, che stasera tornerà a Fuorigrotta per una delle gare più attese degli ultimi tempi. In questi anni di distanza dalla Coppa con le grandi orecchie, il Napoli ha sfiorato la vittoria europea al piano inferiore dell’Europa League e ancora dall’Europa League si è fatto eliminare per un solo passo falso lo scorso anno.
Sarri il suo esordio ufficiale l’ha già fatto e con discreto risultato; alla prima uscita stagionale, l’avvio di Kiev è stato bello e fortunato, con tre punti che hanno proiettato gli azzurri già davanti alle altre nel girone.
Se l’obiettivo è il passaggio del turno, allora non ci sarà da nascondersi: stasera tutta Napoli dovrà riascoltare quella musichetta e spingere i suoi, minuto dopo minuto verso il bottino pieno.

CONTO APERTO COL BENFICA

Il conto con la sorte è aperto da un bel po’, ma nello sport non ci può affidare solo a quello; gli azzurri dovranno concentrarsi sulle proprie possibilità e ovviamente sfruttare i punti deboli dell’avversario.
Gli indisponibili, ad esempio, che per i portoghesi saranno numerosi e fondamentali, l’ambiente che potrebbe essere un punto a favore per i padroni di casa: dall’altro lato, però, c’è un Benfica che sa giocare queste partite, ha una rosa forte e solida, è squadra abituata a grandi palcoscenici e sa dire sempre la sua nelle serate internazionali.
Ma il conto aperto sarà duplice: se da una parte ancora gridano i 12 punti dell’ultimo girone Champions disputato alla grande, dall’altra è la stessa gara col Benfica ad aver lasciato un po’ di amaro in bocca.
Nell’unico precedente ufficiale tra le due formazioni, infatti, fu ancora un solo gol a valere per il Napoli l’eliminazione dalla Coppa UEFA di otto anni fa; dopo una vittoria casalinga per 3-2, gli uomini di Reja dovettero arrendersi al 2-0 in Portogallo e lasciare la competizione con forte rammarico.
Ci si giocherà quindi la faccia, la qualificazione e pure un pezzo di storia; Sarri avrà mostrato ai suoi video ed immagini sugli avversari di stasera, ma avrebbe anche potuto fargli vedere quella partita di 1022 giorni fa.
Il San Paolo cerca la sua rivincita e tutta Napoli spingerà per averla.

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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