IL LEADER – Reina: “Anche senza Milik siamo da scudetto, meglio che Higuain sia andato via”

Pepe Reina portiere Napoli
Pepe Reina © Getty Images

Pepe Reina ha concesso un’intervista all’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’ in cui rilancia le ambizioni del Napoli. Il portiere spagnolo afferma: “L’infortunio di Milik è stato un brutto colpo, dispiace a tutti perché stava facendo benissimo, ma non dobbiamo abbatterci. Gli siamo tutti vicino, intanto faremo il nostro dovere in campo. Mister Sarri sta pensando a come fare per sostituirlo, in rosa abbiamo Gabbiadini ed anche altri giocatori che si possono adattare come centravanti. L’organico del Napoli è fortissimo, troveremo una soluzione. Sarri ha detto certe cose dopo la sconfitta di Bergamo per togliere di dosso la pressione a noi giocatori, sono certo che non pensa a ciò che ha affermato. Poi è vero che la Juventus è strafavorita in campionato, ma il Napoli lotterà fino alla fine e non si arrenderà mai, in caso contrario meglio prendere ed andarsene. Dopo una sconfitta è sempre difficile ripartire, specie in un grande ambiente come Napoli. Ripeto: anche senza Milik concorriamo alla grande per lo scudetto”.

“La Juve è favorita perché ha speso 140 milioni sul mercato togliendo due giocatori importanti a Roma e Napoli e migliorando la propria squadra. L’addio di Higuain è stato inevitabile, è così quando ci sono le clausole di mezzo, ma la cosa ha permesso al Napoli di prendere diversi elementi in grado di completare l’ossatura già esistente. Higuain ha fatto delle richieste che sono state rifiutate ed è andata come è andata. Ecco perché è andato via. Siamo migliorati, anche se quanto successo a Milik pesa. Morata ed il no al Napoli? Rispettabile ed onorabile, c’è chi la pensa come lui e chi come Higuain. Sulle lamentele per gli arbitraggi dico solo che io ho buona fede e non se ne dovrebbe parlare. Preziosi del Genoa ha detto che noi del Napoli ci siamo lamentati del direttore di gara dopo lo 0-0 con loro, poi quattro giorni dopo è stato lui a farlo”.

“In Spagna si dice: “Nel calcio chi non piange non mangia”, anche se a me piace lavorare in silenzio. Poi pure gli arbitri sbagliano ed a volte ti va bene, altre meno. Il Napoli avrebbe potuto avere 4 punti in più ma pazienza. In Champions League vogliamo continuare a fare bene e c’è grande fiducia circa quello che riusciremo a fare. Non possiamo più accontentarci di divertirci, giocare il girone, uscire, tornare in Champions, e via di nuovo così. Ora è arrivato il momento di ambire a qualcosa di grande, dagli ottavi in poi vedremo perché se stiamo bene ce la possiamo giocare con chiunque in gara secca. E con la Roma vogliamo ripartire, anche perché giochiamo in casa davanti alla nostra vera forza: i tifosi”.

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