Sarri in conferenza: “Non eravamo fenomeni 15 giorni fa e non siamo scarsi ora”

Maurizio Sarri © Getty Images
Maurizio Sarri © Getty Images

Tempo di conferenza stampa per Maurizio Sarri in vista del match di domani sera contro il Besiktas. Il Napoli che nelle prime due giornate ha collezionato altrettanti successi si appresta quindi ad ospitare al San Paolo i turchi dell’ex Inler a caccia invece di punti pesanti. Una concomitanza di risultati a partire da un eventuale successo azzurro porterebbe i ragazzi di Sarri a strappare con largo anticipo il pass per gli ottavi.

Sacrificio per Manolo

L’allenatore ex Empoli ha così inaugurato la conferenza stampa pre-Champions: “Ieri c’erano diversi giocatori affaticati, acciaccati dopo la Roma, dovrò valutare. Manolo non si deve adattare a me, ma a questa squadra che ha un modo di giocare che io non ho imposto, ma ho accompagnato per le caratteristiche che hanno esterni e centrocampisti. Nessuno vuole andare contro le caratteristiche di un giocatore, ma nessun tecnico per un giocatore ne sacrifica 7-8. Spostarsi di qualche metro non significa passare dal 100% del rendimento al 50%”.

Fiducia massima

Archiviato il discorso legato a Manolo Gabbiadini ecco che il tiro di Sarri si sposta verso una squadra che merita fiducia: “Fiducia totale, può succedere un momento così, stiamo lavorando sui nostri errori e siamo fiduciosi. Non ci creiamo grandi problemi, domani dobbiamo tenere la testa libera e fiducia nei nostri mezzi. Nello sport basta calare del 2% e qualcuno ti supera, non è un dramma, non ci consideravamo fenomeni 15 giorni fa e non ci consideriamo scarsi ora. Nel calcio è difficile però tenere un equilibrio. Si trovano grandi motivazioni in Europa, e può capitare un appagamento in campionato”.

Una possibile variante?

L’ex empolese risponde poi alle domande su un cambio di modulo: “Un mio allenatore diceva che chi parla di moduli non sa di calcio. Abbiamo giocato già con Marek tra le linee, poi con gli attaccanti stretti tra le linee. Forse abbiamo cambiato anche troppo, facendo perdere delle certezze alla squadra. Se chi non vede un allenamento vuole darmi un consiglio… posso valutare solo io. Mi lasciano indifferenti le critiche. Dybala, che era già in Italia, a Torino fino a novembre non giocò, qui se Rog che viene da un altro mondo non è pronto in 20 giorni è un problema... che li ascolto a fare?”

Chisura sugli avversari di domani: “Sono rimasti sempre in partita anche sul campo del Benfica, con la Dinamo Kiev meritavano anche qualcosa in più. E’ una squadra solida mentalmente e difficile da affrontare”.

 

 

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