10 COSE – Dall’abbraccio al saluto di Diego. Quanto fa male il Pipita

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Una cartolina poco invidiabile quella che il Napoli si riporta da Torino. Lo Juventus Stadium resta stregato, sesta sconfitta di fila ed una prestazione che grida vendetta nel meritare qualcosa in più.
La gara di ieri sera insegna tanto, ma spiega anche perché il Napoli quest’anno dovrà rincorrere più del necessario: riviviamo insieme i 10 momenti di Juventus-Napoli che non potranno essere cancellati.

 

1 L’ABBRACCIO – I riflettori puntati ce li aveva dallo scorso luglio, ecco perché quell’abbraccio ne ha spenti parecchi. Higuain corre da Sarri come un calciatore ormai fatto e finito ritrova il suo vecchio mentore delle giovanili. Un gesto abituale lo scorso anno dopo un gol, oggi non serve neanche andare in rete.

2 I FUORIGIOCO – I napoletani a Torino non ci sono. O meglio, non dovrebbero esserci: ma quando al 25° Callejon segna, portandosi dietro anche il fuorigioco, qualcuno si tradisce. Peccato che Rocchi sia attento, l’urlo azzurro si strozza in gola.

3 L’ERRORE DI GHOULAM – Completamente diverso il secondo tempo. Ghoulam regala a Bonucci un assist perfetto, il centrale la deposita in rete e porta i suoi in vantaggio. Lo Stadium esulta, solo Higuain non sa dove andare. Lapsus pipitiano.

4 CALLEJON FA 7 – Ma servono solo 4 minuti al Napoli per riprendersi la scena: Callejon è imbeccato splendidamente da Insigne, trafigge Buffon e si prende il gol numero 7 del suo campionato. Chirurgico il suo destro. Stavolta i napoletani presenti allo Stadium possono lasciarsi andare.

5 LA SOSTITUZIONE – Un assist e nulla più. Peccato, però, perché la gara di Lorenzo Insigne poteva svoltare proprio allora. Ma Sarri lo richiama in panchina, lui, incredulo, comincia a chiedere spiegazioni. Il diverbio, con l’allenatore che fa spallucce, non finisce lì.

6 GRAFFIO DA EX – Il caso vuole che al minuto 71 arrivi il sinistro perfetto dell’ex. Higuain non esulta, lo fanno gli altri intorno a lui; quando sarà libero da ogni marcatura, sul viso gli è rimasto un mezzo sorriso beffardo. Stava pensando a qualcuno, ne siamo certi.

7 UN GIORNO ALL’IMPROVVISO – Dalle gradinate dello Juventus Stadium viene fuori “Un giorno all’improvviso”.
Certo, sempre meglio dei “Devi morire” o “Lavali col fuoco” precedenti, ma comunque una bella beffa. Anche perché Higuain sotto quella curva non si fa vedere.

8 IL RECUPERO – Rocchi concede 5′ di recupero in cui il Napoli attacca, ma senza voglia. La palla vagante davanti a Buffon è sempre preda dei bianconeri e nulla fa pensare che gli azzurri possano recuperare almeno un punto. Solo Allegri è ancora preoccupato: forse si allena per mercoledi.

9 LO SFOGO DI SARRI – Sarri-Insigne non è finita. Il tecnico si lascia andare alle telecamere: “Insigne deve stare zitto, se ha qualcosa da dire lo dice negli spogliatoi“. Il tecnico richiama il napoletano e mentre lo fa commette il suo stesso errore.
C’è qualche problema nello spogliatoio, Maurizio?

10 AUGURI DIEGO – Arriva la mezzanotte e pure il compleanno di Maradona, che risolleva gli animi napoletani come ha sempre saputo fare: “A questa Juve noi ne avremmo dati quattro. Io non faccio come Higuain, non vi tradisco”.
Ipse dixit. Oggi è un po’ Natale. Auguri, Diego.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

 

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