TOUR DE FORCE – Da Udine a Firenze, il mese ‘lungo’ del Napoli: 33 giorni di passione, ecco il calendario

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Otto partite per chiudere il 2016, otto shot per raddrizzare la stagione e passare un Natale sereno. Inizia sabato alle 18 il tour de force del Napoli, che a Udine inaugura un mese di fuoco, un mese di trentatré giorni in cui gli azzurri dovranno superare il turno di Champions League e tenere il passo delle big in campionato.

UDINE E LA ‘TRIPLETTA’ AL SAN PAOLO: IL NOVEMBRE ‘CASALINGO’ DEL NAPOLI

Dopo l’Udinese c’è un trittico di partite in casa: la Dinamo Kiev mercoledì prossimo, il Sassuolo lunedi 28 novembre, l’Inter venerdi 2 dicembre. Tre gare consecutive al San Paolo, manna dal cielo per un Napoli che ha un gran bisogno del suo pubblico per agguantare tre vittorie. Prima però ci sarà da superare l’Udinese al ‘Friuli, vincere un tabù che dura dal 2007. Poi la Champions: battere la Dinamo Kiev per ipotecare il passaggio del turno, in una situazione che pur vincendo resterebbe comunque intricata. Infine la sfida ‘insolita’ (lunedì alle 19) al Sassuolo, altra gara da vincere senza se e senza ma, se si vuole sperare di tenere il passo da zone alte di classifica. Per arrivare a dicembre col vento in poppa, che poi c’è subito una gara complessa.

L’INTER APRE IL DICEMBRE RICCO: UN MATCH OGNI 5 GIORNI PER IL NAPOLI ‘NATALIZIO’

Napoli-Inter apre i venti giorni di dicembre in cui ci saranno ben 5 partite. Una gara tutta da decifrare, quella con la nuova banda-Pioli, uno che due stagioni fa regalò un dispiacere enorme ai tifosi azzurri, proprio al fotofinish. Poi c’è Benfica-Napoli, dove potrebbe bastare anche un pareggio, ma per stare tranquilli e agguantare il primo posto nel girone meglio non rischiare. Subito dopo si vola a Cagliari per il lunch-match dell’11 dicembre. Poi c’è il Torino al San Paolo, chiusura al Franchi di Firenze il 22. La media di un match ogni 5 giorni, rush finale prima del riposo natalizio. Con un solo imperativo: vincere, vincere più possibile per risucchiare punti a Roma e Milan. E magari, se torna a livelli umani, anche alla Juventus.

a cura di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)

 

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