Sarri: “Dobbiamo crescere sotto il punto di vista della mentalità”

Il Napoli di Maurizio Sarri abbatte con uno spettacolare 5-3 il malcapitato Torino di Mihajlovic. La truppa azzurra, trascinata da Dries Mertens colleziona così la terza vittoria di fila in campionato, la quarta considerando anche il 2-1 di Lisbona in Champions League. Nel post partita ha parlato proprio Maurizio Sarri ai microfoni di Premium Sport commentando la gara del San Paolo partendo dalla prestazione e dai limiti di gestione: “Mertens è un giocatore straordinario. La squadra si esprime così bene che gli sta facilitando il lavoro. Questa era una gara che era strachiusa, bisogna crescere dal punto di vista della mentalità. Sulla qualità invece nulla da dire. Ma abbiamo preso gol per tre stupidaggini, quindi abbiamo commesso delle leggerezze che non dobbiamo assolutamente commettere. Dobbiamo crescere sotto il punto di vista della mentalità. Quella di oggi doveva essere una partita in cui il quarto uomo chiede alla panchina avversaria se è necessario il recupero. Bisognava chiuderla e non commettere certe ingenuità”.

Sulle prossime sfide: “Io non mi preoccupo del Real Madrid. Devo pensare alla Fiorentina. Se cominciamo a pensare ora al Real facciamo un errore clamoroso. Bisogna continuare a giocare su questi livelli, migliorando nella mentalità e non dando per acquisiti risultati che non lo sono. Non pensiamo assolutamente al Real, non stiamo guardando neanche le loro partite. Magari tra due mesi è un’altra squadra, di cosa stiamo parlando?”.

Ancora mentalità

Sarri insiste sul tasto della mentalità: “Abbiamo concesso anche poco ad una squadra forte come il Torino, ma dispiace per questi gol subiti in maniera così leggera. Non è che noi possiamo sperare di giocare sempre su questi livelli, qualche risultato dovrà arrivare anche giocando peggio, con spirito di sacrificio. E’ una questione di mentalità e dobbiamo ancora crescere”.

Sul primo rigore: “Io non ho detto niente. Mi hanno detto che la mia risposta era passata come una polemica. Eravamo la squadra con più palloni giocati nell’area avversaria ma senza rigori a favore. La mia non voleva esserlo, magari i miei si tirano la gamba in area.”

 

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