DIAMO I NUMERI – Napoli a 35 punti a Natale, come nel 2015

Il Napoli chiude il proprio 2016 con il record di punti conquistati nell’anno solare (82). Un dato straordinario che attesta l’ottimo lavoro compiuto dagli azzurri da quando Maurizio Sarri siede in panchina.

E rispetto ad un anno fa, nonostante la crisi di risultati vissuta ad ottobre e novembre, i partenopei hanno fatto registrare gli stessi punti in classifica, anche se con una partita in più. A fine 2015, dopo 17 giornate, i punti in graduatoria erano 35 in coabitazione con la Fiorentina e con un distacco di una sola lunghezza dall’Inter, capolista alla sosta invernale del 2015/2016. Adesso i punti racimolati in 18 giornate sono 35 anche adesso, dopo il pirotecnico 3-3 conseguito in casa viola giovedì scorso e che tengono il Napoli al terzo posto almeno fino alla ripresa del campionato fissata al prossimo 7 gennaio. Il bicchiere è da considerare perciò mazzo pieno, nonostante non possano mancare alcune recriminazioni come ad esempio l’esito finale di alcuni match quali quelli contro Pescara, Juventus, Sassuolo e Lazio, tanto per citarne alcuni, nei quali il risultato finale non ha rispecchiato la prestazione offerta in campo.

Ogni cosa al suo posto

Ma gli azzurri hanno dovuto far fronte a numerose difficoltà, come ad esempio la mancanza improvvisa di Arkadiusz Milik che ha influenzato negativamente la fase di finalizzazione azzurra. Il Napoli si è trovato senza un uomo gol e con in più il caso Gabbiadini da gestire, anche se fortunatamente in relazione a questo non ci sono state ripercussioni sulla stabilità del gruppo, come è possibile che avvenga in situazioni del genere. Partita dopo partita l’andamento di Mertens come punta centrale atipica è andato sempre più in crescendo, al parti dell’apporto fornito da Lorenzo Insigne.

E tutto questo con al contempo la Champions League da giocare, competizione ben più impegnativa dell’Europa League giocata l’anno scorso, quando il turnover attuato da Sarri nella fase a gironi era pressoché sistematico ed attuato su vasta scala. Al turnover siamo ancora abituati in campionato, ma uno dei punti di forza del Napoli attuale sta anche nell’energia degli elementi provenienti dalla panchina, altro fattore che alla lunga i partenopei hanno pagato nelle scorse stagioni. Adesso la situazione dovrebbe migliorare con l’acquisto di Leonardo Pavoletti dal Genoa, che sostituirà il partente Gabbiadini, e con il rientro di Milik, in predicato di tornare a pieni giri entro un mese.

Più forti delle avversità

I problemi però non sono finiti: alla ripresa del campionato, sabato 7 gennaio contro la Sampdoria, ci saranno tanti assenti per Sarri nel reparto centrale di difesa. Allo squalificato Raul Albiol si aggiungono Kalidou Koulibaly, in fase di guarigione dall’infortunio muscolare subito a Cagliari e comunque non disponibile perché convocato in Coppa d’Africa 2017 col Senegal, e per ora anche Vlad Chiriches, il cui recupero dopo la sostituzione contro la Fiorentina dovuta sempre per motivi di carattere muscolare è tutto da valutare. Restano a disposizione i soli Maksimovic e Tonelli per la ripresa del campionato.

E nel frattempo ci si sarà avvicinati già sensibilmente al doppio confronto Champions contro il Real Madrid, con lo scoramento iniziale per aver incontrato già da subito un avversario così forte già svanito e che ha ceduto il passo alla opportunità di poter ammirare un grande avversario al ‘San Paolo’. Bisognerà vedere in che modo il Napoli saprà conservare le necessarie energie fisiche e mentali con anche il campionato da portare avanti. La gara del ‘Bernabeu’ a San Valentino cadrà fra il Genoa ed il Chievo, quella di ritorno tra la Roma ed il Crotone. Ma quanto intravisto nelle ultime settimane lascia ben sperare, e con senza più le assenze di elementi importanti da dover sostenere, ci sarà da divertirsi.

di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)

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