GLI AVVERSARI – Sampdoria, l’eterna incompiuta

Il Napoli ricomincia il proprio 2017 affrontando la Sampdoria al ‘San Paolo’. La partita potrebbe rappresentare qualche incognita proprio per la ripresa dell’attività agonistica, con il ritorno dopo una lunga sosta che può nascondere sempre qualche insidia. Per questo servirà una prova convincente per gli uomini di Sarri, nonostante la grande emergenza che ha colpito il reparto difensivo azzurro.

ALLENATORE – Di contro ci sarà la Sampdoria, compagine che non aveva cominciato benissimo il proprio campionato, nonostante due vittorie nelle prime due giornate. Sono infatti seguiti 4 ko di fila per gli uomini di Marco Giampaolo. Il mister blucerchiato è sempre stato apprezzato per la sua bravura tattica, anche se ha vissuto una carriera in panchina molto controversa, con risultati che non hanno viaggiato alla parti con i complimenti ricevuti. Giampaolo ha poi saputo rivalutare se stesso alla guida dell’Empoli del post-Sarri, conseguendo un ottimo decimo posto finale in Serie A. Dalla scorsa stagione allena la Sampdoria, e da ottobre in avanti ha cominciato a riportare la squadra verso il centro della classifica, collezionando soltanto tre sconfitte dopo il filotto negativo iniziale.

COME GIOCA – Contro il Napoli la Sampdoria scenderà in campo con un 4-3-1-2, nel quale mancherà qualche titolare:

Puggioni; Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; E. Barreto, Torreira, Linetty; Praet; Muriel, Quagliarella.

PREGI – La Sampdoria è una squadra in salute, nonostante lo scialbo 0-0 interno con il quale si è chiuso il 2016 blucerchiato. E tra le sue qualità c’è il fatto di non mollare, conseguendo spesso dei risultati negativi pur meritando di raccogliere di più. Tatticamente si tratta di una compagine molto ordinata, che fa un buon possesso palla e predilige una alternanza tra le giocate palla a terra ed i cross dalle corsie laterali, riuscendo anche a creare una notevole percentuale di occasioni d’attacco nel corso dei 90′.

DIFETTI – I liguri però segnano poco: solo 21 i gol realizzati, un dato statistico che fa della Samp il settimo peggiore attacco della Serie A, nonostante una media di oltre 15 tiri a gara (meglio del ‘Doria’ solo Juventus ed Inter. E pur subendo non moltissimo in termini di reti incassate (ad oggi sono 24), il passivo resta maggiore rispetto al corrispettivo di gol fatti. Questo fa si che la squadra, pur con un rassicurante +13 sul terzultimo posto, abbia in effetti non molti punti in classifica, limitandosi a fare il compitino. In più il reparto offensivo, così come la rosa in generale, spesso pecca in efficacia dal punto di vista della tenuta atletica, mostrando delle fasi di stanca specialmente nei secondi tempi.

UOMO CHIAVE – L’uomo migliore della Sampdoria è Luis Muriel: il colombiano ha ancora una età relativamente giovane, dal’alto dei suoi 25 anni, e numeri in grado di strappare applausi anche ai tifosi avversari. Il colombiano ha dato una dimostrazione di ciò che sa fare proprio un anno fa al ‘San Paolo’, quando con alcune sue giocate la Sampdoria rischiò di passare da un parziale di 2-0 a sfavore alla clamorosa vittoria per 3-2. Contro un Napoli comunque ancora giù fisicamente e con un modulo 4-3-1-2 che presto sarebbe stato accantonato in favore di un più performante 4-3-3. Muriel pecca comunque ancora di discontinuità e deve migliorare caratterialmente, anche per ambire a giocare in una piazza più prestigiosa. Come Napoli, perché no…

di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)

 

 

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