L’ULTIMA SFIDA – Cavani ed Inler scatenati, Hamsik sublime, Napoli Pescara finisce 5 a 1

Dopo la vittoria da cardiopalma di sabato scorso contro la Sampdoria, il Napoli dovrà affrontare ancora una volta al San Paolo un Pescara in evidente difficoltà. Gli uomini di Oddo sono ultimi in classifica e arriveranno a Fuorigrotta con ben poche pretese di far bottino pieno. Dunque gli azzurri dovranno approfittare di questo turno ‘favorevole’ per magari rosicchiare qualche punto a Roma e Juventus. Napoli e Pescara in serie a si sono affrontati solo 13 volte, con 2 vittorie abruzzesi, 3 pareggi e 8 vittorie azzurre. L‘Ultima Sfida tra Napoli e Pescara all’Arena di Fuorigrotta è datata 2 dicembre 2012: era tutto un altro Napoli, in panchina c’era Mazzarri, in difesa Britos, le chiavi del centrocampo erano in mano ad un mastino come Berhami, le geometrie erano affidate ad Inler e la licenza di ‘uccidere’, calcisticamente, l’avversario era sempre e solo del numero sette, che giocava da nove: Cavani.

Quella domenica pomeriggio il Napoli aveva bisogno di punti per inseguire la Juventus, mentre il Pescara (come oggi) doveva salvarsi e navigava in cattive acque di classifica. La partita inizia con un Napoli subito proteso in avanti che ci prova con Insigne che, con un tiro dal limite, non trova la porta di poco. Subito dopo è Hamsik a tentare di centrare il bersaglio grosso, ma un giovanissimo Perin gli dice di no. È la giornata dei tiri da fuori area e al club si inscrive anche Inler che, dai venti metri, sgancia un siluro di destro che si infrange in rete: al nono minuto, Napoli 1, Pescara 0. Pochi minuti più tardi, precisamente al quindicesimo, gli azzurri raddoppiano con Hamsik che, dopo una palla rimpallata in area, controlla, sbeffeggiando con un doppio sombrero due avversari, e deposita la palla in rete. Il Pescara tenta di reagire però, e poco dopo la riapre con l’islandese Bjarnason, che di testa beffa De Sanctis. Così, il primo tempo si conclude sul risultato di 2 a 1.

Gli azzurri vogliono chiuderla subito e sfiorano il goal in apertura di ripresa con Cavani che, ancora una volta trova l’opposizione di Perin. Il Matador è ancora a secco e questo proprio non gli va giù, dunque decide di mettersi in proprio e, dopo aver saltato due difensori, viene atterrato in area di rigore dal difensore che viene espulso: l’arbitro fischia il penalty, che viene battuto è realizzato dall’attaccante uruguaiano. Napoli 3, Pescara 1. Con l’uomo in meno il Pescara va in evidente difficoltà e il Napoli ne approfitta ancora una volta, prima, con Cavani che, su assist di Hamsik fa 4 a 1 ed ,infine, con Inler che trova la sua doppietta personale grazie ad un secondo tiro da fuori area. La partita dunque finisce con la vittoria del Napoli che dimostra tutta la sua evidente superiorità e lancia un chiaro segnale al campionato. La storia si potrà (dovrà) ripetere domenica prossima, non ci sono scuse.

a cura di Roberto Rossi (Twitter: @RobSnowflower)

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