Napoli-Fiorentina: zero reti subite. Non accadeva dalla trasferta di Cagliari

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Napoli © Getty Images

Terzo posto in campionato, semifinale di Coppa Italia conquistata, ottavi di Champions League da giocare. Il Napoli di Sarri è ancora in gioco su tutti e 3 i fronti; protagonisti in una stagione partita bene, poi leggermente calata, e oggi raddrizzata. Merito dell’allenatore e non solo.

Cinque vittorie consecutive. Ora si vince anche soffrendo, come affermato da capitan Hamsik in un’intervista post Napoli-Fiorentina. Metamorfosi da grande squadra. “Grande” come l’attacco, numericamente parlando. Quarantasette gol in ventuno partite di campionato. Merito del centrocampo e dei “grandi” folletti azzurri.  Unica nota (leggermente) stonata? La difesa. Strano. Quella zona di campo è la preferita da Sarri. Da sempre un maniaco della fase arretrata. In campionato però, dati alla mano: più di un gol subito a partita. Statistiche condizionate dalle tante assenze: Albiol in passato, oggi Koulibaly e Chiriches. Con Maksimovic che trova poco spazio e Tonelli impegnato solo nelle ultime partite, il pacchetto centrale difensivo difficilmente trova la giusta continuità. Quella che servirebbe per acquisire gli automatismi corretti e non subire reti.

Intanto contro la Fiorentina, in Coppa Italia, la prima partita senza subire gol dopo più di un mese. Era dalla trasferta di Cagliari che Reina non finiva una sfida con porta inviolata. Difesa da mettere ancora a punto quindi, ma quando gli episodi (e gli infortuni) ti condizionano le prestazioni, non si può far altro che incassare e ripartire. Provare a vincerle tutte, l’imperativo da seguire per Sarri e i suoi uomini. La strada sui tre fronti è lunga, ardua e tortuosa. Lavoro, tenacia e un pizzico di fortuna, la ricetta perfetta per migliorare. ‘Non mi arrendo mai’, e neanche il Napoli deve farlo. Parola di tecnico.

Di Oscar Maresca (Twitter @MarescaOscar)

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