FATTORE B – Dal Bernabeu al Bentegodi per tornare a vincere

Mertens © Getty Images

 

Diciotto partite dopo, il Napoli di Maurizio Sarri torna a conoscere il sapore di una sconfitta. Un sapore agrodolce, perché se da un lato il ko di Madrid non lascia rammarichi, dall’altro gli azzurri sanno bene che, pur nella gara contro la più forte e titolata squadra al mondo, avrebbero molto probabilmente potuto fare di più.
Troppi gli errori: alcuni di inesperienza, altri per la frenesia, altri ancora per la qualità enorme dell’avversario.
Ma non è sempre così: perché questo Napoli che in Europa può incontrare bocche di fuoco da urlo come quelle del Real, in Italia deve temere poco e niente. Ed è stata anche la gara del Bernabeu a dimostrarlo.

(IN)EVITABILI CRITICHE

Quanto sarà difficile ripartire dopo la sconfitta di Madrid ce lo dirà il campo, ma a spaventare i tifosi azzurri più dei 3 gol beccati in Champions sono le chiacchiere mai risparmiate nelle ore successive alla gara.
La sfuriata di De Laurentiis, la non-replica di Sarri, quel silenzio stampa che sa di cacio avariato su maccheroni che non erano stati niente male nella notte europea.
Gli azzurri si erano comportati bene, e se Casemiro non avesse azzeccato il gol del mese o Mertens non avesse fallito a pochi metri dalla porta una chiara occasione nel finale, probabilmente staremmo parlando di una squadra con il 50% di possibilità di passare il turno al ritorno al San Paolo magari eliminando il Real Madrid. Non proprio l’ultima squadra del panorama calcistico.
Nulla da fare, però, perché questo Napoli pare, a volte, volersi far male da solo; e da solo dovrà ora uscire dalle sabbie mobili mentali più che tecniche, ritrovando subito palcoscenici e certezze a cui dovrebbe essere abituato.

DAL BERNABEU AL BENTEGODI

Il Fattore B sarà da tenere d’occhio: B come Bernabeu, ma anche come Bentegodi, perché passare da Madrid a Verona nel giro di pochi giorni non sarà sicuramente facile.
Se preparare una gara come quella col Real può essere addirittura superfluo in certi aspetti, il Chievo sarà un osso ancora più difficile da battere in casa sua.
I gialloblu vivono un buon momento di forma, giocano come sempre una gara a settimana, sono stati convincenti nell’ultimo turno di campionato con una rotonda vittoria; giocare a Verona sarà, come al solito, un’avventura più complicata di quanto si pensi, ma è il giusto ambiente in cui far calare un Napoli che ora ha bisogno di risvegliarsi a suon di duri colpi, con una gara che sarà molto presumibilmente muscolare e maschia.
Sarri sa che per invertire i pensieri in testa dallo scorso mercoledi sarà importante alternare anche le forze in campo, e allora ecco qualche cambio di formazione per permettere al suo Napoli di rilanciarsi alla ricerca di una nuova striscia positiva: in difesa potrebbe rifiatare Albiol, così come Zielinski e Diawara a centrocampo. In avanti, poi, potrebbero arrivare le novità consistenti: Pavoletti dal primo minuto con Milik che scalpita dopo i dieci minuti di Madrid?
Il tecnico azzurro ci sta pensando, pur di invertire la rotta.
All’orizzonte le acque torbide si moltiplicano, Juve, Lazio e Atalanta hanno già vinto e con la Roma si avvicina lo scontro decisivo.
Il Real deve essere già un ricordo per ricominciare a correre.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

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