Il tempo dei festeggiamenti è finito, la Serie A è stata conquistata e adesso bisogna pianificare il futuro in modo da non rendere l’annata nel massimo campionato italiano solamente un’avventura passeggera. Il compito del presidente Oreste Vigorito e il suo fido braccio destro Di Somma si fa ora più più complicato: occorre una squadra che si sappia destreggiare bene nella massima serie per riuscire quantomeno a raggiungere una salvezza tranquilla. Sul tavolo come priorità la riconferma di mister Baroni, o in alternativa il suo addio: questo è il punto di partenza imprescindibile per il futuro e domani dovrebbe esserci l’incontro tra le parti. Poi bisogna cercare di riconfermare la rosa che ha reso possibile la promozione, missione non proprio semplice: Cragno, Venuti, Chibsah e Falco torneranno alle basi dopo i prestiti, idem il l’uomo che ha deciso i playoff Puscas, che rientrerà all’Inter alla corte del neo allenatore Spalletti. E proprio il rumeno è il favorito per la riconferma insieme a Venuti e Falco, mentre il giovane portiere è sempre in ottica Napoli. In casa giallorossa, però, c’è già stato il primo addio. Il difensore Enrico Pezzi, infatti, ha salutato tutti tramite i propri profili social: il suo contratto è scaduto, ma nei prossimi giorni potrebbe incontrarsi con la società sannita per un ipotetico rinnovo.
Benevento, tutti i nomi che potrebbero arrivare nel Sannio
I primi due rinforzi potrebbero arrivare proprio dalla squadra sconfitta nella finale per la promozione in Serie A, il Carpi. Ci sono stati sondaggi sul terzino Gaetano Letizia, fra i migliori dell’ultimo campionato di Serie B, ma anche sul portiere Belec, che potrebbe essere l’erede di Cragno. In avanti servirà qualcuno che affianchi il bomber Ceravolo: sul taccuino di Di Somma c’è Ante Budimir della Sampdoria, sul quale però c’è forte l’interesse del Crotone. Gli uomini di mercato del Benevento guardano anche in casa Napoli con il portiere Luigi Sepe, mai utilizzato in questa stagione, e Jacopo Dezi, rientrato dal prestito al Perugia, nel mirino.
a cura di Emanuele Catone (Twitter @CatoneEmanuele)
